Una vita sempre in moto. Quella dell’ Apostolo Paolo come l’ha descritta questa mattina nella messa di Santa Marta Papa Francesco.  Come riporta la Radio Vaticana il Papa
ha ricordato che il primo impegno dell’ apostolo “è la predicazione, l’annunzio”. Paolo, ha commentato, “va da una parte all’altra ad annunziare Cristo” e “quando non predica in un posto, lavora”:

“Ma quello che fa di più, è la predicazione: quando è chiamato a predicare e ad annunziare Gesù Cristo, è una passione la sua! Non è seduto davanti alla sua scrivania: no. Lui sempre, sempre è in moto. Sempre portando avanti l’annuncio di Gesù Cristo. Aveva dentro un fuoco, uno zelo … uno zelo apostolico che lo portava avanti. E non si tirava indietro. Sempre avanti. E questa è una delle dimensioni, che gli porta difficoltà, davvero”.

La seconda dimensione di questa vita di Paolo, ha proseguito, sono appunto “le difficoltà, più chiaramente le persecuzioni”. Dice il Papa che “lo Spirito ispirò a Paolo un po’ di furbizia e sapeva che non erano ‘uno’, che fra loro c’erano tante lotte interne e  “ha dovuto lottare tanto” su questo. E poi una terza dimensione: la preghiera. “Paolo – ha detto il Pontefice – aveva questa intimità con il Signore”, che “gli veniva accanto tante volte. Una volta lui dice che è portato quasi al settimo cielo, nella preghiera, e non sapeva come dire le cose belle che aveva sentito lì. Ma questo lottatore, questo annunciatore senza fine di orizzonte, sempre di più, aveva quella dimensione mistica dell’incontro con Gesù. La forza di Paolo era questo incontro con il Signore, che faceva nella preghiera, come è stato il primo incontro sul cammino per Damasco, quando andava a perseguitare i cristiani. Paolo è l’uomo che ha incontrato il Signore, e non si dimentica di quello, e si lascia incontrare dal Signore e cerca il Signore per incontrarlo. Uomo di preghiera”.

Il Papa ha concluso:  “Che il Signore  dia la grazia a tutti noi battezzati, la grazia di imparare questi tre atteggiamenti nella nostra vita cristiana: annunziare Gesù Cristo, resistere” alle persecuzioni “e alle seduzioni che ti portano a staccarti da Gesù Cristo, e la grazia dell’incontro con Gesù Cristo nella preghiera”.