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Il rapporto annuale della Chiesa in Austria: cattolici in diminuzione, ma stabili

La scorsa settimana, le diocesi austriache hanno pubblicato il rapporto annuale della Chiesa di Austria. Numeri stabili, ma in diminuzione

Duomo di Santo Stefano | Il Duomo di Santo Stefano a Vienna  | Wikimedia Commons Duomo di Santo Stefano | Il Duomo di Santo Stefano a Vienna | Wikimedia Commons

Sono scesi dell’1,96 per cento i cattolici in Austria. Ma è una diminuzione in linea con le tendenze, determinate dall’era post-COVID, ma anche dal fatto che 90.808 persone hanno lasciato la Chiesa Cattolica nel corso del 2022.

Ed è un numero, quello di coloro che escono dalla Chiesa, in aumento. Nel 2021, erano uscite dalla Chiesa Cattolica 72.222 persone, nel 2020 erano state 58.727. C’è da dire che non è la prima volta che si registra un picco. Nel 2010, la Chiesa aveva registrato 85.960 “uscite”.

I cattolici in Austria sono dunque 4,73 milioni. Se il numero è in diminuzione, c’è invece un aumento di partecipazione attiva. Il numero dei battesimi nel 2021 è stato di 45.541. Si tratta di un enorme aumento rispetto al 2020 (32.521). 
In forte aumento nel 2021 anche le Prime Comunioni, che sono state 51.221. Raddoppiate le Cresime: erano 26.625 nel 2020, ne sono state conferite 45.537 nel 2021. Sono numeri che potrebbero essere anche “drogati” dalla crisi del coronavirus, perché dopo la pandemia sono stati “recuperati” molte celebrazioni che non era possibile fare a causa del lockdown.

Secondo le attuali statistiche ecclesiastiche, il numero di sacerdoti che lavorano in Austria è di 3.425, in leggera diminuzione rispetto al 2020 (erano 3.548), ma generalmente in linea con i dai degli ultimi anni. Anche il numero dei religiosi in Austria è in costante lieve diminuzione: nel 2021 sono stati 1.610, nel 2020, 1.708, nel 2019, 1.753, nel 2018:,1.814, nel 2017:1.920. Ci sono in Austria anche 3008 suore, anche questo dato in lieve ma costante diminuzione.

Continua ad aumentare il numero di laici attivi nel ministero pastorale della Chiesa: nel 2021 erano 1473, erano 1455 nel 2020 e 1436 nel 2019.

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La rete molto fitta di parrocchie in tutta l'Austria è caratterizzata da stabilità: le statistiche per il 2021 mostrano un totale di 4.285 parrocchie e altri centri di pastorale ecclesiastica, di cui 3.038 parrocchie e altri 1.247 cappellani.
La panoramica austriaca dei pagamenti ecclesiastici, anch'essa pubblicata mercoledì, mostra che le diocesi cattoliche in Austria registreranno lievi aumenti dei contributi ecclesiastici per il 2021 e bilanci quasi in pareggio nel complesso

La maggior parte delle entrate delle diocesi proviene dal contributo della chiesa. Nel 2021 è stato di quasi 499 milioni di euro (il 75 per cento delle entrate totali), nel 2020 i contributi ecclesiastici sono stati quasi 484 milioni di euro. Non ci sono conti definitivi per il 2022, ma secondo le informazioni delle diocesi le entrate potrebbero essere rimaste nominalmente stabili, ma non più aumentate.
Due terzi dei bilanci assicurano la struttura di base e la cura pastorale della chiesa. Secondo il rapporto annuale 2021, per parrocchie e attività pastorali sono stati spesi in totale oltre 440 milioni di euro, che corrispondono a circa il 66 per cento della spesa totale.
L'insieme delle cifre concordate dalle dieci diocesi cattoliche contiene non solo una panoramica dei pagamenti, ma anche un rendiconto che permette di avere una visione delle entrate e delle uscite. 

Complessivamente, le diocesi registreranno un reddito complessivo di circa 665 milioni di euro nel 2021, a fronte di circa 671 milioni di euro di spese.
La fonte di reddito più importante per le diocesi è il contributo ecclesiastico con 498,8 milioni di euro e una quota del 75,1 per cento dei proventi e delle entrate. I benefici statali per compensare i danni nazisti ammontano a circa 59,5 milioni di euro e quindi all'8,9% del reddito. I restanti 106,3 milioni di euro e quindi il 16 per cento dei ricavi provengono da gestioni patrimoniali, da affitti, servizi, sussidi e altri proventi. La maggior parte della spesa (428 milioni di euro) è destinata pagare gli 8.201 dipendenti del ministero diocesano.