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Il Sinodo del giorno, 23 ottobre

Un padre sinodale e una Guardia Svizzera  |  | Daniel Ibanez/ Aci Group Un padre sinodale e una Guardia Svizzera | | Daniel Ibanez/ Aci Group

Il lavoro del Sinodo sta arrivando al termine e per ora si parla della bozza di documento finale che da voci di corridoio sembra essere di circa 170 paragrafi.

L’idea di fondo è che il sinodo sui giovani sia la naturale conseguenza di quelli sulla famiglia, e che è davvero un frutto “sinodale” e viene in qualche modo “dal basso” . Diventa insomma quasi un nuova forma di magistero.

Icona del documento la esperienza di Emmaus accompagnamento e formazione. Come lo strumento di lavoro il documento finale dovrebbe essere in tre parti e ogni parte in quattro capitoli.

Il cammino, e l’ascolto come prima parte, l'era digitale e le migrazioni ma anche il dramma degli abusi e non solo sessuali ma di coscienza come dice il Papa, sono temi centrali insieme al grazie per la maggioranza dei sacerdoti che lavorano bene.

Un capitolo dovrebbe essere dedicato al corpo e all'affettività, inserito nella culture contemporanea. Come vivono i giovani la spiritualità e la religiosità? E da qui una maggiore forma di protagonismo. Serve allora una nuova Pentecoste. La forza di Cristo e dello Spirito Santo dovrebbe essere vista come il centro dell'intero processo.

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I giovani devono diventare adulti, responsabili e pronti alla vocazione con una chiamata alla santità e al suo interno con le diverse vocazioni alla scuola del Concilio Vaticano II.

La missione della Chiesa è quella di accompagnare e insegnare il discernimento. Un rinnovato impulso missionario guarda alle  diverse sfide, migranti, donne, sessualità, politica.

Qualche esempio concreto come con corsi per la formazione di seminaristi, o al  matrimonio.

Al momento nessun riferimento concreto ai temi della cultura Lgbt e le nuove strutture familiari sembra essere presente nella bozza di testo.

Venerdì ci sarà la elezione del nuovo consiglio del Sinodo e pare che il documento finale potrebbe sostituire l'esortazione apostolica, proprio per rendere attuale il Concilio Vaticano II.

 

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