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L' Arcisodalizio della Curia Romana, gli incontri del 2022 partono dalla riforma penale

Fra i temi di discussione oltre il nuovo sistema penale canonico, i reati informatici, i diritti e i doveri del Vescovo nella denuncia dei delitti

La chiesa del Sodalizio, Santa Lucia della Tinta, in via di Monte Brianzo a Roma |  | www.arcisodalizio.it La chiesa del Sodalizio, Santa Lucia della Tinta, in via di Monte Brianzo a Roma | | www.arcisodalizio.it

Con un dibattito sulla riforma del diritto penale canonico si è aperto giovedì 20 gennaio alle 16.30 il ciclo di incontri di approfondimento giuridico e culturale organizzato dall’Arcisodalizio della Curia Romana per il 2022.

A illustrare i principi ispiratori del nuovo sistema del Libro VI del Codice di diritto canonico e a delineare le responsabilità dell’Autorità nell’applicazione della legge penale sono stati il Segretario e il Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, il Vescovo Juan Ignacio Arrieta e l’Arcivescovo Filippo Iannone. Agli incontri, che si tengono nella Sala dei Cento giorni all’interno del Palazzo della Cancelleria, sede dei tribunali apostolici, è possibile partecipare anche online sul sito www.arcisodalizio.it

Nato nel 1723 su iniziativa di alcuni avvocati e procuratori curiali per “nobilitare l’esercizio della professione forense” ed eretto canonicamente nello stesso anno da Papa Innocenzo XIII, il Venerabile Arcisodalizio della Curia Romana ha come finalità quella di riunire gli operatori del diritto attraverso attività di carità e di spiritualità e di formazione cristiana e professionale, con appuntamenti di approfondimento su questioni ecclesiastiche e canoniche.

Dopo l’inaugurazione di gennaio, gli Incontri proseguiranno lungo tutto l’anno, con cadenza mensile e sempre nella stessa sede e al medesimo orario. Della persona adulta vulnerabile tratteranno, il 17 febbraio, i professori Cristiano Barbieri (Università di Pavia) e Davide Cito (Pontificia Università della Santa Croce), mentre il 17 marzo l’obbligo di denuncia a seguito di un fatto delittuoso sarà esaminato nella legislazione italiana dal Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, e nel diritto internazionale dal Rettore della Pontificia Università Lateranense, Vincenzo Buonomo.

Il 7 aprile è in programma un focus sui reati informatici e sui profili tecnico-investigativi e penalistici, con gli interventi del colonnello Andrea Raffaelli (Arma dei Carabinieri) e del professor Stefano Aterno (Luiss). La giornata del 19 maggio sarà dedicata, con inizio dei lavori alle 9.30, alla presunzione d’innocenza e vedrà la partecipazione di Giuseppe Pignatone, Presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, e di Luciano Eusebi, ordinario di Diritto penale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Con loro, anche una testimonianza e una riflessione di Gaia Tortora, vice direttore del Tg La7, sulle note vicende giudiziarie in cui fu coinvolto suo padre Enzo, rievocate in queste settimane in occasione della scomparsa dell’altra figlia del presentatore tv, Silvia. Dopo la pausa estiva, gli incontri proseguiranno affrontando diritti e doveri della vittima nel processo (26 ottobre, con la senatrice Giulia Bongiorno e il professor Massimo del Pozzo, docente di Diritto costituzionale canonico alla Pontificia Università della Santa Croce), e diritti e doveri del Vescovo nella denuncia dei delitti (24 novembre, con il Vescovo di San Miniato, Andrea Migliavacca, e quello di Adria.Rovigo, Pierantonio Pavanello). A chiudere il ciclo, il 13 dicembre, un’analisi della giurisprudenza penale della Congregazione per la Dottrina della Fede, con l’intervento del Sottosegretario, Monsignor Matteo Visioli. 

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“Come ha recentemente ricordato il Santo Padre, Gesù Cristo – ha scritto nel messaggio di presentazione degli incontri il nuovo Primicerio dell’Arcisodalizio, Monsignor Francesco Viscome, Prelato uditore del Tribunale della Rota Romana – nasce ancora oggi povero per affermare che i diritti dei deboli non sono «diritti deboli» e chiede a ciascuno di noi di tutelarli con fermezza e sapienza”.