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La Basilica di San Bartolomeo all'Isola, in mezzo al fiume Tevere

Raccontando le Basiliche d'Italia, oggi siamo a Roma sull'isola Tiberina

San Bartolomeo all'Isola |  | VG / ACI Stampa San Bartolomeo all'Isola | | VG / ACI Stampa
La Basilica di San Bartolomeo all'Isola sorge a Roma, sull’Isola Tiberina. Questa posizione in mezzo al Tevere, luogo chiave per l’attraversamento del fiume, esprime bene uno degli aspetti più caratteristici di questa basilica, che "raccoglie memorie legate a mondi diversi e lontani, uniti insieme in una unica e originale sintesi di fede, arte e storia".
 
E' il sito ufficiale della Basilica nel rione Trastevere a raccontare la sua storia particolare: "La basilica venne costruita in un luogo di pellegrinaggio già conosciuto: da secoli, infatti, sull’Isola Tiberina esisteva un tempio dedicato ad Esculapio, ed erano numerosi coloro che visitavano il luogo sacro per implorare la propria guarigione. Nel 998 l’imperatore tedesco Ottone III edificò la chiesa per accogliere i resti di due martiri: San Bartolomeo apostolo, il cui corpo è custodito nell’altare maggiore, e Sant’Adalberto, vescovo di Praga, che fu ucciso nel 997 mentre evangelizzava popolazioni pagane all’estremo confine settentrionale dell’Europa cristiana".
 
Una caratteristica particolare della Basilica è il pozzo presente all'interno. Un "caso molto raro": esso probabilmente risale all’epoca romana e le sue acque erano ritenute taumaturgiche. 

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Nel 1994, Giovanni Paolo II ha affidato la Basilica e i locali annessi alla Comunità di Sant'Egidio, e dal 2000 essa è dedicata ai "Nuovi Martiri del Novecento". Infatti, a partire dal 1999, in preparazione del Giubileo del 2000, si riunì per due anni negli ambienti adiacenti la chiesa la commissione "Nuovi Martiri", che aveva il compito di indagare sui martiri cristiani del XX secolo. 
 
La proclamazione fu solennemente celebrata il 12 ottobre 2002, alla presenza dei card. Ruini, Kasper e George, e del Patriarca ortodosso di Romania Teoctist: fu posta sull’altare maggiore la grande icona dedicata ai Testimoni della fede del XX secolo. Il 7 aprile 2008 il Papa Benedetto XVI ha onorato la memoria dei Testimoni della fede del XX e XXI secolo con una visita alla Comunità di Sant’Egidio nel suo 40° anniversario.