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La Basilica di San Petronio a Bologna, con la meridiana più lunga del mondo

Raccontando le Basiliche d'Italia approda a Bologna nella Basilica dedicata a San Petronio, ottavo vescovo di Bologna. Ancora oggi è il centro della città nella splendida Piazza Maggiore

San Petronio a Bologna |  | sanpetronio.org San Petronio a Bologna | | sanpetronio.org

La Basilica di San Petronio, dedicata al patrono cittadino - ottavo vescovo di Bologna dal 431 al 450 - è la più grande chiesa bolognese. La Basilica è anche tra le chiese più più care ai bolognesi, anche perchè domina la piazza principale, la famosa Piazza Maggiore.

La storia della Basilica nel dettaglio si rintraccia nel sito ufficiale della Basilica: "La costruzione della Basilica venne predisposta dal Consiglio Generale dei Seicento alla fine dell’anno 1388, con effetto dal 1° Gennaio del 1389, a rendimento di grazia per la recuperata libertà, per tal motivo la chiesa venne costruita sin dall’inizio non come cattedrale della città ma come tempio votivo e civico".

In Basilica sono sempre stati accolti i papi e i sovrani che nel corso dei secoli sono transitati. Tra i sovrani vanno ricordati l’imperatore Federico III (1452), Francesco I re di Francia (1515), l’imperatore Carlo V (1529, 1530, 1532), Maria Casimira regina di Polonia (1699), il duca di Modena Rinaldo d’Este (1702), il re di Sardegna e duca di Savoia Carlo Emanuele (1785) e il primo re dell’Italia unita, Vittorio Emanuele II (1860). Sempre nella Basilica avvennero anche avvenimenti storici importantissimi, come la IXa e Xa sessione del Concilio di Trento (21 aprile e il 2 giugno 1547).

Il portale centrale, iniziato nel 1425, è un capolavoro di Jacopo della Quercia. Sui pilastri sono rappresentate scene dell'Antico Testamento, sull'archivolto 18 profeti, sull'architrave storie del Nuovo Testamento e sul timpano la "Madonna con Bambino" e "Sant'Ambrogio e San Petronio".

All'interno della Basilica degna di nota è la "Meridiana di San Petronio": fu ideata e costruita da Gian Domenico Cassini, docente nello studio di Bologna, intorno al 1656 dopo che, nei lavori di allungamento della chiesa, era andata distrutta quella di Egnazio Danti. Per i calcoli il Cassini utilizzò una strumentazione che è ora visibile nel Museo. La meridiana di San Petronio è la più lunga del mondo (lunga m 67,72, foro di luce a m 27 dal suolo, distanza fra i solstizi m 56); la sua lunghezza corrisponde alla seicentomillesima parte del meridiano terrestre. Venne ristrutturata ne 1775 dall'astronomo Eustachio Manfredi, il quale sostituì la linea di ferro con una di ottone.

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San Petronio è senza dubbio un santo con una storia piena di leggende. Egli diventò patrono di Bologna nella prima metà del V secolo. Su di lui si conosce assai poco. Sappiamo che nacque da un nobile romano che viveva in Spagna, che passò la sua giovinezza nella ricchezza, salvo poi abbandonare tutto per la vita religiosa, che lo fece diventare vescovo di Bologna tra il 431 e il 450. Arrivò nella città nei primi anni del 400 d.C. e la trovò saccheggiata e distrutta dalle invasioni barbariche. I bolognesi erano allo stremo delle forze e si affidarono alla figura di san Petronio che contribuì alla ripresa.