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La Diocesi di Roma riprende la attività, De Donatis con sacerdoti e operatori pastorali

Due appuntamenti che saranno trasmessi in tv e via web

Il cardinale a San Giovanni  |  | Roma Sette Il cardinale a San Giovanni | | Roma Sette

Sono due gli appuntamenti che danno il via la nuovo anno pastorale della Diocesi di Roma. Si apre con l’incontro per gli operatori pastorali delegati dalle parrocchie, nella basilica di San Giovanni in Laterano, sabato 26 settembre alle ore 10, che potrà essere seguito anche in diretta streaming sulla pagina Facebook della diocesi. Poi lunedì 28 settembre ci sarà quello con i presbiteri e i diaconi, sempre in diretta Facebook. Il cardinale vicario Angelo De Donatis presiederà i due eventi.

Agli operatori pastorali verrà distribuito un libretto che raccoglie le schede bibliche per guidare la preghiera domestica. “Uno strumento per la lectio divina che accompagni il cammino ecclesiale, indirizzandosi anche ai pastori, ai catechisti e agli educatori delle parrocchie, sia un sussidio utile anzitutto per le famiglie stesse” spiega nella lettera di convocazione De Donatis.

Il passo scelto per questo scopo è l’Inno alla Carità di san Paolo e le schede sono state realizzate con la collaborazione di alcuni sacerdoti esperti in esegesi biblica: don Fabrizio Ficco, Juan Pablo Fernandez Egas, Thierry Randrianantenaina, don Mattia Seu, don Davide Tisato, don Giulio Barbieri.

Verrà consegnata inoltre la preghiera allo Spirito Santo che il cardinale aveva recitato il 24 giugno durante l’incontro nel cortile del Palazzo Lateranense.

All’appuntamento del 26 settembre potranno partecipare, due membri dell’équipe pastorale o del Consiglio pastorale di ciascuna parrocchia, a discrezione del parroco, oltre ad esponenti delle aggregazioni laicali personalmente contattati a cura della Segreteria generale del Vicariato, per un totale di 800 partecipanti. Nel rispetto dei protocolli anti Covid–19, l’ingresso in basilica sarà autorizzato esclusivamente previa esibizione del biglietto e sarà consentito dalle ore 8.

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“Lo scenario che il futuro ci dischiude  non è un ritorno a “come eravamo prima del Covid” scrive De Donatis, ma mi sembra che la maggior parte delle persone custodisca nel cuore il desiderio che questa crisi segni l’inizio di una fase nuova. Questo non avverrà automaticamente, ma dipenderà dall’accogliere o meno quello che il Signore ha seminato in questo tempo, dal seguire o non seguire quei segnali che Egli ha posto nel nostro cammino”.