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La mensa San Valentino della diocesi di Terni festeggia i 20 anni di attività

Venti anni di attività a favore dei più bisognosi

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Venti anni di attività a favore dei più bisognosi. E' questo il risultato festeggiato domenica scorsa dalla Diocesi di Terni per la mensa “San Valentino” in via Ciaurro. La mensa, opera segno della Caritas diocesana e associazione San Martino, ha iniziato l’attività di distribuzione pasti caldi e distribuzione cestini il 3 giugno 2001.

“Questa mensa, oltre ad essere un fatto concreto di aiuto e di sostegno a chi vive in un bisogno straordinario, è il segno tangibile che siamo tutti fratelli e che tutti possiamo stare seduti alla stessa mensa, come fratelli, che trascorrono la loro vita nello stesso tempo, nello stesso luogo, dove nessuno deve avere necessità e bisogni estremi", dichiara il vescovo di Terni-Narni-Amelia, monsignor Giuseppe Piemontese, durante la cerimonia.

"Nel 2001 siamo partiti in sordina con una presenza a cena di circa 10 persone – ricorda il presidente dell’associazione San Martino Francesco Venturini - Oggi, alla ripresa dopo un rallentamento dovuto alla pandemia e alle disposizioni sul distanziamento, siamo arrivati a circa 90 persone al giorno tra coloro che la sera vengono a cena e altri che prendono il sacchetto, molti dei quali non si fermano a cena perché non hanno il Green pass".

Ogni anno mediamente sono stati distribuiti 32mila pasti e accolte 70 persone al giorno. La mensa è aperta tutti i giorni e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16:30 alle 17:30; la mattina è aperta alle 8:30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo.

Infine, come riporta il sito della Diocesi di Terni, la benedizione e il grazie del vescovo Piemontese: "Siamo veramente grati al Signore perché ha posto nel cuore di tante persone il desiderio di servire, di organizzare ed impostare questa mensa. Diciamo anche grazie a tutti coloro che si sono fatti strumento della provvidenza del Signore: i volontari, quelli di antica data e quelli recenti, le persone semplici e buone che donano non soltanto il loro tempo, ma danno il loro amore, a volte in maniera silenziosa, senza tanti fronzoli. Un grazie anche alle istituzioni che sostengono questa realtà".

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