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La Roma di Sant' Ignazio, la chiesetta di Santa Maria del Buon Consiglio

L'Arciconfraternita e oggi i Padri Comboniani che accolgono i profughi

Santa Maria del Buon Consiglio  |  | Wikipedia Santa Maria del Buon Consiglio | | Wikipedia

Concludiamo il nostro cammino ignaziano in una chiesa particolare. E' quella della Madonna del Buon Consiglio a via del Cardello non lontano dai Fori Imperiali.

Per qualche tempo nell'ex monastero adiacente alla chiesa ci fu una casa per i gesuiti espulsi da Napoli nel 1807. San Giuseppe Pignatelli, allora provinciale dei gesuiti, ne fu il responsabile fino al 1811, e ancora oggi una lapide ricorda la stanza dove risiedeva.

La chiesetta era conosciuta come San Pantaleo ai Tre Forni o, dopo il 1587, come San Biagio ai Monti ed risale al XII secolo.

Mariano Armellini nel suo volume sulle chiese di Roma parla di un cippo marmoreo con un'epigrafe che ricordava la consacrazione di quell'altare avvenuta sotto il pontificato di Papa Pasquale II nel 1113. Christian Hülsen riferisce di un'altra epigrafe, ora perduta, secondo la quale Papa Alessandro III il 23 dicembre 1260 conferma la dedica fatta dal suo predecessore Pasquale II, e nomina la chiesa col titolo di Sancti Pantaleonis in tribus fornis.

Secondo la tradizione, in questa chiesa fu tenuto nascosto il corpo del martire San Pantaleo, quando le sue spoglie furono trasportate da Nicomedia a Roma. La chiesa fu officiata dai monaci basiliani di Grottaferrata fino al 1635; fu poi affidata al clero secolare. Nel 1748 essa fu concessa da papa Benedetto XIV all'Arciconfraternita della Beata Vergine del Buon Consiglio, da cui il nome con cui d'ora in avanti la chiesa sarà conosciuta.

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Oggi la chiesa, ancora affidata all'Arciconfraternita di Maria Santissima del Buon Consiglio, è anche sede dell'Associazione Comboniana “Servizio Emigranti e Profughi”.

A Via delle Quattro Fontane c'è poi il Collegio Scozzese, anche questo gestito dalla Compagnia di Gesù del 1615 fino al 1773, l'edificio attuale è però un rifacimento del 1870.

Infine da ricordare il Collegio Maronita a Via dei Maroniti non lontano da Via del Tritone. Fatto costruire nel 1584 da Papa Gregorio XIII fu affidato ai gesuiti fino alla soppressione. Oggi il Collegio è a Via di Porta Pinciana ed è un luogo importantissimo per i rapporti tra Oriente ed Occidente nella Chiesa Cattolica.