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La Roma di Sant'Ignazio, Castel Sant' Angelo luogo di gioia e prigionia

Paolo III riceve i gesuiti e un suo successore imprigiona il Padre Generale Lorenzo Ricci

Così era Castel Sant' Angelo ai tempi di Sant' Ignazio  |  | pd Così era Castel Sant' Angelo ai tempi di Sant' Ignazio | | pd

Anche la fortezza di Castel Sant' Angelo è un luogo di memorie ignaziane. Nel nostro percorso romano sui passi di Sant' Ignazio di Loyola dopo San Pietro arriviamo appunto al Castel Sant'Angelo.

Era il 3 aprile 1537, martedì di Pasqua,- come ricorda Padre De Aldama- quando i primi Compagni di Ignazio tennero qui una disputa teologica alla presenza di Papa Paolo III, mentre il pontefice pranzava. Scrive sant'Ignazio: "Dopo che furono arrivati molti cardinali, vescovi e teologi, discussero con loro; fra questi il dottor Ortiz e altri illustri teologi. Il risultato fu che il Papa fu così contento, e come lui tutti i presenti, che cominciarono a concedere loro tutti i favori possibili. Paolo III diede loro il permesso di recarsi a Gerusalemme, concedendo una o due volte la sua benedizione ed esortandoli a perseverare nei loro propositi. Diede loro in elemosina 60 ducati, e i cardinali e le altre persone presenti ne aggiunsero altri 150. A quelli di loro che erano sacerdoti, il Papa diede la facoltà di confessare e assolvere anche in casi che erano riservati ai vescovi. A quelli che non erano sacerdoti, diede lettere dimissorie, in modo che, in tre giorni festivi o in tre domeniche qualsiasi vescovo li potesse ordinare (sud-diaconi, diaconi e) sacerdoti".

Paolo III era un grande sostenitore della Compagnia e fu lui di fatto a crearne la prima forma insieme ad Ignazio. 

Sempre a Castel sant' Angelo il 2 settembre del 1549 Paolo III ricevette Pietro Canisio che era in partenza per la Germania. C'erano anche dieci "scolastici" che partivano per Palermo dove avrebbero fondato un collegio.

Ma a Castel San' Angelo non ci sono solo ricordi lieti. Al tempo della soppressione della Compagnia fu proprio nelle fortezza che venne incarcerato il Padre Generale Lorenzo Ricci. 

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Dapprima trattato con riguardo, poi con sempre maggior rigore, Ricci rimase imprigionato  dal 24 settembre 1773 al 24 novembre del 1775 giorno della sua morte. 

Sempre nella zona vaticana e non lontano da Castel Sant' Angelo c'è ancora una tappa: l'ospedale di Santo Spirito. 

Era il 20 febbraio del 1539 quando alcuni padri vennero accolti fra i membri della Confraternita dell' Ospedale. Il 24 settembre del 1541 fu lo stesso Ignazio ad entrare nella Confraternita dopo aver pagato una elemosina che equivaleva alla quota per 20 anni. La scelta di un così grande impegno economico era dovuto al fatto che i membri della confraternita godevano di grazie e privilegi spirituali.