La “statio” di San Marco al Campidoglio ci riporta al centro di Roma. Nella basilica ci troviamo, come scriveva il Cardinale Schuster in un santuario orientale nel cuore di Roma con Marco da una parte fondatore del seggio patriarcale d'Alessandria e i persiani Abdon e Semnen dall'altra. La basilica di S. Marco in Piazza Venezia si trova inglobata nel Palazzo di Venezia.

Il visitatore viene acconto da un portico rinascimentale costruito da Papa Paolo II, ma la chiesa viene costruita già nel 336 ed è così una delle più antiche chiese della città di Roma dopo la cattedrale, costruita pochi anni prima dall’imperatore Costantino. Così racconta l’antico Liber Pontificalis, la raccolta di biografie dei Papi dei primi secoli, che spiega che Papa Marco costruisce due basiliche di cui una in città nel quartiere “iuxta Pallacinis”, che è il nome della zona dove si trova S. Marco, e l’altra sulla Via Ardeatina, che è stata scoperta è scavata a partire dagli anni Novanta.

La chiesa attuale di S. Marco in Piazza Venezia viene costruita nel IX secolo da Papa Gregorio IV (827-844). Negli anni Cinquanta, scavi sotto la chiesa rivelano resti che sembrano appartenere ad una grande aula del IV secolo con un bel pavimento in marmo. Tra il 1988 e il 1993, altri scavi nel portico rinascimentale portano alla scoperta di un’abside sotto il portico d’ingresso, appartenente a una chiesa girata 180 gradi rispetto alla chiesa Fu Paolo IV veneziano a darle la forma attuale mentre l'ambasciatore veneto Nicola Sagredo volle abbellirla nel secolo XVII con l'opera del Torriani.

San Domenico di Guzman, il beato Barbarigo, San Gaspare del Bufalo e il canonico Borgia fecero di questo tempio perno del loro apostolato romano. Da questa chiesa il 25 aprile partiva la processione detta delle "Litanie Maggiori" o delle "Rogazioni di San Marco" che arrivava fino alla basilica di San Pietro.