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La Sveglia Francescana fa tappa nel cuore di Roma

Una Una "Sveglia Francescana" | | Sveglia Francescana

Sarà una evangelizzazione centrata sull’incontro quella che i frati della Sveglia francescana hanno in programma nel pomeriggio di domani domenica 26 marzo dalle 16 alle 17.15 alla chiesa dei santi Vincenzo e Anastasio, davanti a fontana di Trevi.

Una presenza che intende portare, nel cuore di Roma, il messaggio di salvezza del Cristo morto e risorto, attraverso una serie di attività che si discostano dalle abituali forme di evangelizzazione.

Innanzitutto non ci saranno i canti e i balli, solitamente proposti nelle piazze e nelle strade delle diverse città, bensì la croce, simbolo della passione, dove i passanti potranno lasciare messaggi e richieste di preghiere. All’interno della chiesa, inoltre, si terrà l’adorazione eucaristica e saranno a disposizione alcuni sacerdoti per le confessioni. Al termine dell’adorazione, si svolgerà una processione che porterà all’esterno della Chiesa il Santissimo.

I giovani frati della Sveglia francescana del Seraphicum, appartenenti all’Ordine dei Frati minori conventuali, andranno due a due incontro alla gente, per parlare e per pregare assieme privilegiando quindi, in questo appuntamento quaresimale, l’incontro diretto con le persone. 

“Una uscita che per noi è davvero molto importante – spiega fra Christopher Dudek, portavoce della Sveglia francescana – in quanto privilegeremo l’incontro personale, nella speranza che in questa Quaresima, con questa nostra evangelizzazione, si possa toccare il cuore di più persone possibili. Questo è il nostro obiettivo: lasciare in questa occasione da parte la musica e il canto, per un incontro diretto con la gente, per far comprendere a fondo e vivere il senso della Quaresima”.

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È quindi nel pieno l’attività del gruppo di evangelizzazione che, sabato scorso, ha fatto animazione nelle corsie dell’Ospedale san Giovanni Addolorata, nella zona del Laterano, intrattenendosi con i degenti.

Prossimo appuntamento in programma, a fine aprile, a Gravina di Puglia per portare la formula tradizionale di evangelizzazione: canti, musica, balli con l’adorazione eucaristica, le confessioni e, ovviamente, sempre l’incontro e il dialogo con le persone.