Monsignor Domenico Battaglia si è insediato ufficialmente ieri pomeriggio quale nuovo Arcivescovo di Napoli. L’ingresso in Diocesi è culminato con la celebrazione della Messa in Cattedrale alla quale non ha potuto partecipare l’Arcivescovo emerito, Cardinale Crescenzio Sepe, in convalescenza nella sua residenza a Capodimonte dopo il ricovero per il coronavirus.

Nella sua prima omelia da Arcivescovo di Napoli Monsignor Battaglia ha subito precisato di voler parlare “con il cuore libero da ogni pretesa di dover già fissare il programma del cammino che ci attende insieme, come se tutto dipendesse da me. Mi sento di entrare in questa chiesa chiedendo permesso, con la stessa delicatezza con cui il Signore sta accompagnando il mio desiderio di lasciarmi nuovamente toccare dall’incontro con lui. Attendo di incontrarlo nei vostri volti, nelle storie che incrocerò”.

“Dio – ha aggiunto l’Arcivescovo - visita il suo popolo nella vita concreta, nell’autenticità di persone che, nella loro ricerca, lo riconoscono Signore della loro vita, lo accolgono e lo annunciano servendo i fratelli, incontrandolo negli occhi dei più deboli, di coloro che si sentono esclusi. Queste persone sono le pietre vive del tempio: le fa vive il loro desiderio“.

“E’ il Signore – ha concluso – che ci viene incontro con tenerezza, che riaccende la luce dentro di noi e ridona speranza. Dio entra nella storia dalla parte dell’uomo, di ogni uomo: dalla parte di coloro che sono emarginati, che cercano la giustizia. Entra dalla parte di ciascuno di noi. Davanti a lui nessuno di noi è perfetto, senza peccato. Lasciamoci incontrare dal suo sguardo, dalla sua misericordia”.