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Le "badesse" di Monserrat ricordate da un murale nella città che porta il loro nome

Emma, Adelaida, Ranlo, Fredeburga e Ingilberga, cinque donne che nel nono e decimo secolo hanno retto il destino di uno dei primi monasteri benedettini della Catalogna

Il Murale di Sant Joan de les Abadesses |  | Monastero di Sant Benet de Montserrat
Il Murale di Sant Joan de les Abadesses | | Monastero di Sant Benet de Montserrat
Il Murale di Sant Joan de les Abadesses |  | Monastero di Sant Benet de Montserrat
Il Murale di Sant Joan de les Abadesses | | Monastero di Sant Benet de Montserrat
Il Murale di Sant Joan de les Abadesses |  | Monastero di Sant Benet de Montserrat
Il Murale di Sant Joan de les Abadesses | | Monastero di Sant Benet de Montserrat

Il paese si chiama ancora così: Sant Joan de les Abadesses, in memoria di Emma, Adelaida, Ranlo, Fredeburga e Ingilberga, cinque donne che nel nono e decimo secolo hanno retto il destino di uno dei primi monasteri benedettini della Catalogna.

E la Catalogna ora le ricorda in un’opera murale in ceramica sul muro esterno dell’ antico Palazzo Dell’ Abbazia.

La inaugurazione di questo murale è il punto di arrivo di un cammino  iniziato ad ottobre 2017, anno in cui si compivano i 1000 anni della chiusura del monastero, con una giornata di studi sul cenobio, sul monachesimo femminile nel Medioevo e, in generale, sul ruolo della donna in quell'epoca.

Dai contatti tra il Comune e la Federazione Catalana delle Monache Benedettine è nata l'idea di perpetuare il ricordo delle monache a Sant Joan in modo pubblico e accessibile a tutti attraverso il murale, collocato in un luogo storico significativo: una delle facciate del Palazzo dell'Abbazia, molto vicino al monastero e di fronte ai resti della cappella di San Michele, antica infermeria del monastero. La realizzazione è stata opera del laboratorio di ceramica di Sant Benet de Montserrat, su disegno di suor Maria Regina Goberna. La pandemia ne aveva ritardato l'inaugurazione fino ad ora.

La stessa disegnatrice è stata incaricata di spiegare il murale ai presenti durante l'inaugurazione. Le figure delle cinque badesse appaiono con un motto che identifica la loro missione e pastoriale: “Abbà Madre” per Emma; “Ascolta figlia” per Adelaida; “Io sono il Buon Pastore” per Ranlo; “Sempre pronto a servire” per Fredeburga e “Cerca la pace” per Ingilberga. Dall’898 al 1017 queste cinque donne hanno fatto crescere la comunità e allo stesso tempo costruito un paese.

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Il monastero di Sant Benet de Montserrat è la più recente comunità benedettina della Catalogna, fondata nel 1952 sulla montagna di Montserrat dall'unione di due comunità preesistenti: San Antonio e Santa Clara de Barcelona (c. 1236-1952) e San Benito de Matarò (1881-1952).

Il monastero di San Antonio e Santa Clara de Barcelona, ​​fondato alla periferia di Barcellona nel 1236, è stata la prima comunità di clarisse della Catalogna, anche se successivamente, nel 1513, la comunità di monache clarisse passò all'ordine benedettino, fino alla sua estinzione nel 1952. In quel momento si fuse con il monastero benedettino di San Benito de Mataró, fondato nel 1881 nella città di Mataró da una monaca del monastero di San Daniel a Girona e da un'altra di Sant Pere de las Puelles di Barcellona, ​​che cercavano un modello di vita comunitaria più vicino all'inizio della regola di San Benedetto. 

Con la guerra civile spagnola, le monache di San Benito de Mataró persero il monastero e quando la comunità fu ricostituita nel 1939, i monaci di Montserrat cedettero loro temporaneamente il monastero di Santa Cecilia de Montserrat. Fu in questo monastero romanico, testimone della prima presenza della vita religiosa regolata sulla montagna di Montserrat, che il 13 maggio 1952 le due comunità benedettine si fusero, estinguendo così San Antonio e Santa Clara de Barcelona e San Benito de Mataró, e rifondando la giovane comunità di San Benet de Montserrat, che dal 1954 risiede nell'attuale monastero di Sant Benet.