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Le Stazioni quaresimali, a San Lorenzo, una parrocchia attiva e la tomba di De Gasperi

La tomba di De Gasperi nell' atrio della Basilica |  | pd La tomba di De Gasperi nell' atrio della Basilica | | pd

Nella settimana di Pasqua il cammino stazionale arriva di nuovo a San Lorenzo Fuori le Mura, al Verano.

Una delle basiliche più antiche di Roma e una attivissima parrocchia francescana.

Basta visitare la pagina Facebook della Parrocchia per rendersi conto delle molte attività, dall’impegno per i carcerati, alla raccolta di beni alimentari, alla visita di corali di vari parti d’ Italia, e perfino all’impegno del canto dell’ Akatistos o alle visite di parrocchie di diverse pare del mondo alla tomba del martire Lorenzo, il diacono romano simbolo stesso della carità della Diocesi di Roma.

Non solo. I Cappuccini che si occupano della cura pastorale della chiesa sono anche molto attenti al tema del dialogo.

Per questo sulla pagina è riportata a lettera che Papa Francesco ha inviato a Padre Roberto Genuini OFMCap, Ministro Generale dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini di ritorno dal viaggio negli Emirati Arabi Uniti.

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Un grazie “dell'opera svolta da Lei e dai Frati in vista dell' ottavo centenario dell'incontro di San Francesco con il Sultano di Egitto del 1219, opera che ha portato notevole frutto in occasione della recente visita nella penisola araba.

Come il Santo, secoli fa, fu ispirato a visitare anche i credenti musulmani, cosi vorrei chiedere a voi di perseverare assiduamente nella presenza e nel servizio a favore di tutti i fedeli, ovunque essi si trovino.

Sapendo che il lavoro dei Frati si radica nei legami di amicizia con le comunità islamiche stabiliti dal vostro santo Fondatore, rendo grazie per la testimonianza che è stata offerta in modo particolare dai Frati Cappuccini.

Vorrei chiedere pure di proseguire sul sentiero della mutua stima, liberi da ogni suggestione di proselitismo, che renderebbe estranei quanti non conoscono Cristo Gesù come Signore”.

Tra le sepolture illustri, oltre quella di Pio IX, che anche quella di Alcide De Gasperi.

La motivazione di questa scelta è spiegata dalla famiglia De Gasperi con poche semplici ma incisive parole della Signora De Gasperi che ricorda “che la DC disse alla famiglia De Gasperi che sarebbe stato opportuno far seppellire Alcide De Gasperi nella Chiesa di San Lorenzo, su suggerimento del Vaticano; la famiglia ritiene che fosse dovuto al fatto che De Gasperi si adoperò per far restaurare la basilica dai danni subiti durante il bombardamento di Roma; inizialmente era stato deciso di seppellirlo nella chiesa, ma successivamente venne sepolto nell'atrio della Basilica, in una struttura realizzata da Manzù per lo Statista”.

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