Si celebra alle 17.30 la stazione quaresimale di oggi a San Giovanni a Porta Latina. La Basilica  è affidata alla cura pastorale ai padre dell' Istituto della carità, i Rosminiani.

Nel sito internet della basilica si ricorda che La storia é narrata  in un rarissimo libro del 1716, di Giovanni Mario Crscimbeni, disponible presso gli uffici della basilica, in ristampa nella versione restaurata.

Scrive Mariano Armellini: "Il luogo dove sorge vuolsi sia quello in cui s. Giovanni subì la prova dell'olio bollente, dopo la quale fu relegato a Patmos. La chiesa fu anticamente servita da una collegiata sotto un arciprete particolare, ma nel secolo XV sembra che più nol fosse. Leone X la fece titolo di cardinale; da Lucio II fino a Bonifacio VIII ebbe annesso un convento di monache benedettine. Poi il capitolo lateranense l'affidò ai padri Trinitarî Scalzi della Mercede; oggi, dopo molti anni d'abbandono, è stata assegnata ai padri Francescani francesi delle missioni d'Africa". Questo nel 1891. E aggiunge: " Presso la basilica, dall'altra parte della Latina, ai piedi d'una piccola altura sovrastante alla porta e nei secoli di mezzo detta Monte Calvarello e poi Monte d'oro, v'è una cappella bramantesca detta s. Giovanni in oleo, che si crede esser propriamente il luogo ove il santo Evangelista fu posto nella caldaia".