Come scrive Armellini "è una delle più illustri chiese di Roma, la quale sorge sul margine sinistro della sacra via. Felice IV (a. 526‑530) la edificò o per dir meglio ridusse a tale uso l'antico edifizio detto templum sacrae urbis, già archivio della città in onore dei due medici e martiri Cosma e Damiano. Egli la incorporò al templum Romuli, il figlio di Massenzio che il medio evo ed anche oggi il volgo confonde col Romolo fondatore di Roma".

Un esempio tipico di come le vecchie strutture pagane e Roma siano state spesso riutilizzate per creare i nuovi luoghi di culto della cristianità.

La basilica oggi è curata dai frati francescani  da quando nel 1512 un decreto ufficiale conferma la donazione della basilica al Terzo Ordine Regolare. Da vedere il presepe permanente. Si tratta di un presepe  di arte napoletanadel ‘700  ambientato tra le rovine di Roma, donato dai coniugi Cataldo, di origine partenopea, che vivevano a Roma nei pressi dei Fori Imperiali.