La stazione del Lunedi Santo si ferma a Santa Prassede all' Esquilino a pochi passi da Santa Maria Maggiore alle 18.00.

La basilica custodisce molte memorie, oltre alla magnifica cappella bizantina di San Zenone.

Come ricorda Mariano Armellini vi si "custodisce con molta venerazione una antica colonna di diaspro sanguigno, portata in Roma nel 1223 sotto Onorio III dal card. Giovanni Colonna, che la pigliò in Gerusalemme, a causa di una tradizione per la quale si riteneva vi fosse stato legato il Salvatore quando venne flagellato: essa è alta palmi 3, ed il luogo ove è riposta fu ornato da Ciriaco Lancetta uditore di Rota".

La chesa ebbe come cardinale titolare san Carlo Borromeo che "fece edificare la scala e la facciata principale, vi fece la porta nuova, e dentro il palco di legno intagliato: accomodò i gradini per salire all'altare grande, e cinselo con cancellate: rinnovò i sedili del presbiterio, fece formare le incrostature di belli marmi che sono sotto il curvo della tribuna; rifece il tabernacolo sostenuto da quattro colonne di porfido, ed ornò la facciata fuori dell'archo maggiore colle statua delle sante Prassede e Pudenziana".