"In quella parte dell'Aventino che è rivolta ad oriente, sorge una chiesa antichissima, ove si vuole fossero stato un tempio di Ercole. Narrano favolosamente le antiche leggende che quivi fosse una grotta di Fauno e di Pico con una fonte in cui Numa pose del vino per inebriarli, con altre simili assurdità". Così inizia la descrizione della chiesa di Santa Prisca Mariano Armellini.  Il cammino stazionale fa tappa qui oggi alle 18. 00 di oggi.

Al di sotto della chiesa c'è un mitreo in tutto simile a quello sotto San Clemente, ma più interessante per la storia del cristianesimo a Roma è la scoperta di "un antico oratorio adorno di pitture cristiane del secolo quarto quasi cancellate dal tempo, eccetto le imagini degli apostoli. Questo complesso d'indizî armonizza perfettamente colle tradizioni locali, le quali accennano in quel punto ad un centro della predicazione apostolica in Roma e trovano poi il confronto nelle memoria esistenti d'un antichissimo cimitero cristiano, cioè quello di Priscilla sulla via Salaria, dove si trovano i nomi dei personaggi ricordati da s. Paolo nelle sue lettere, e che, con la ecclesia domestica di Aquila sull'Aventino, e di Pudente sul Viminale, ebbero rapporti" come scrive Armellini.