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Legge di bilancio. La dichiarazione della Conferenza Episcopale Italiana

Monsignor Stefano Russo |  | AA / ACI Stampa
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Monsignor Stefano Russo |  | AA / ACI STAMPA
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“Stiamo seguendo i contenuti della Legge di Bilancio, rispetto ai quali non mancano elementi di preoccupazione, che ci auguriamo di poter veder superati”. Arriva puntuale la dichiarazione del Segretario generale della CEI Monsignor Stefano Russo in merito alla Legge di Bilancio che si sta discutendo nelle ultime ore. Monsignor Russo ha rilasciato la sua dichiarazione dopo la Messa in vista del Natale con i giornalisti avvenuta questa mattina nella sede principale, a Roma, della Conferenza Episcopale Italiana.

“Siamo consapevoli delle difficoltà in cui versa il Paese, come pure delle richieste puntuali della Commissione Europea – commenta il Segretario Generale - nel contempo, vogliamo sperare che la volontà di realizzare alcuni obiettivi del programma di Governo non venga attuata con conseguenze che vanno a colpire fasce deboli della popolazione e settori strategici a cui è legata la stessa crescita economica, culturale e scientifica del Paese”.

Monsignor Russo spiega ancora: “in particolare, se davvero il Parlamento procedesse con la cancellazione delle agevolazioni fiscali agli enti non commerciali (con la soppressione dell’aliquota ridotta IRES), verrebbero penalizzate fortemente tutte le attività di volontariato, di assistenza sociale, di presenza nell’ambito della ricerca, dell’istruzione e anche del mondo socio-sanitario. Si tratta di realtà che spesso fanno fronte a carenze dello Stato, assicurando servizi e prossimità alla popolazione”.

Durante la Messa per lo scambio degli auguri natalizi con i giornalisti, Monsignor Russo nell’omelia ricorda l’impegno e il dovere di tutti gli operatori della comunicazione. Monsignor Russo parla in particolare di “un lavoro sempre più difficile, il vostro, in un’epoca in cui”, anche grazie ai social, “tutti fanno comunicazione”. Da qui “il valore della comunicazione realizzata da professionisti” che “si pongono al servizio della verità” per “raccontare questa epoca di profondi cambiamenti”.

 

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