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L'Insuper hodie del venerabile padre Giovanni Leone Dehon

Questa preghiera è il frutto della spiritualità del Sacro Cuore

Leone Giovanni Dehon |  | Pubblico dominio Leone Giovanni Dehon | | Pubblico dominio

Il venerabile padre Giovanni Leone Dehon (1843-1925) è stato il fondatore dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù.

Avvocato, sacerdote, stenografo al Concilio Vaticano I, parroco nella comunità di San Quintino, in Francia, la sua esistenza è stata tutta spesa, per avvicinare la società, del suo tempo, al cuore del Padre.

Preghiera, azione e riparazione sono le  fondamenta della sua spiritualità e del suo essere vicino alle necessità dell'uomo.

Interprete di quello che è stato definito come il cattolicesimo sociale, mise in pratica ciò che la Rerum novarum(1891) chiedeva ai fedeli.

Molti dei suoi scritti, sono dedicati alla questione sociale ed alla ascetica.

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Amico di Monsignor Radini Tedeschi, vescovo di Bergamo, nella sua diocesi, ad Albino, aprì la sua Scuola apostolica, per i futuri membri della famiglia dehoniana.

Tra questi spiccò, per fede e santità, il venerabile don Antonio Vincenzo Gallo, oblato dehoniano,  autentico testimone della spiritualità del Sacro Cuore.

Ai suoi figli, scrisse nel Testamento, “lascio in eredità il più meraviglioso dei tesori:il Sacro Cuore di Gesù.”

Per loro compose diverse preghiere che, quotidianamente, illuminano la vita dei suoi religiosi, Tra queste vi è anche quella che, nella tradizione dehoniana è chiamata, Insuper hodie.

La formula rappresenta una pia risoluzione , con il quale, ogni giorno, il religioso e tutti coloro che vivono questa spiritualità, offrono a Dio, la propria esistenza (L.Dehon,Thesarus precum, pg.328).

Eccola:“O Padre,

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animato dal tuo Santo spirito, oggi mi offro a Te in unione al Cuore di Gesù per vivere la sua oblazione come risposta al tuo amore.

Ti consacro la mia vita, preghiere ed azioni, gioie e sofferenze, come sacrificio di amore e riparazione. Eccomi, o Padre, per fare la tua volontà. Amen.”

Il testo, semplice ed intenso, era recitato dal venerabile padre Dehon per offrire la sua vita a quella di quel Cuore che tanto ha amato il mondo, per la salvezza dell'umanità.