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Lo " Sportello della Misericordia" delle ACLI per il Giubileo a Roma

Alcuni dei volontari dello Sportello della Misericordia |  | Facebook- San Gelasio I Alcuni dei volontari dello Sportello della Misericordia | | Facebook- San Gelasio I

Lo hanno chiamato “Sportello della Misericordia”  e nasce in una delle periferie di Roma la parrocchia di San Gelasio I,  grazie alle ACLI. Un punto di ascolto, ma anche di sostegno per difendere i diritti dei più deboli,  per le tutele previdenziali, diritto di famiglia, immigrazione, lavoro domestico, e tanto altro. Due i giorni di apertura, il mercoledì dalle 16.30 alle 18 e il giovedì dalle 10 alle 12.

A curarlo sarà il Patronato delle ACLI di Roma attraverso volontari ed operatori specializzati che nei vari ambiti che offrono gratuitamente  consulenza, assistenza e tutela. Grazie alla collaborazione con la Lega Consumatori, sarà presente un avvocato per consulenze su assicurazioni e R.C. auto e sinistri, garanzia prodotti, bollette acqua, luce, gas e telefonia, multe, cartelle Equitalia, problemi finanziari, sanità e consulenza su diritto di famiglia.

"Questo di San Gelasio – ricorda Lidia Borzì presidente delle ACLI di Roma e provincia – è il primo Polo della Misericordia che inauguriamo per il Giubileo. Un servizio permanente, volto a favorire l'esigibilità dei diritti, che rappresenta una concreta espressione del nuovo umanesimo al quale ci ha richiamato Papa Francesco al recente convegno ecclesiale di Firenze. Lo abbiamo inteso come polo perché funzionerà sul principio delle porte sociali, mettendo in rete non solo una serie di servizi e progetti delle ACLI di Roma, come il progetto di recupero "il pane A Chi Serve" o quello destinato ai giovani e lavoro "Job to Go, il lavoro svolta" per fare due esempi, ma anche creando legami con le altre realtà del territorio, in una logica che valorizza le eccellenze e minimizza le sovrapposizioni. Vogliamo dare concretezza alla Misericordia affinché l'impegno per l'Anno Santo straordinario diventi ordinario per contribuire a ridare Speranza alla nostra città".

Del resto crescono le situazioni di difficoltà che i Patronati ACLI si trovano a dover gestire spiega Matteo Mariottini, direttore del Patronato delle ACLI di Roma: “ Il nostro impegno, che ci caratterizza da sempre, ma che in questi anni si è fatto più esigente, è fare in modo che attraverso l'accompagnamento della persona nel conoscere ed esigere i propri diritti si possa il più possibile alleviare il disagio non solo economico delle persone, rimuovere gli ostacoli per il pieno esercizio dei propri diritti di cittadinanza e promuovere equità e giustizia sociale".

Don Giuseppe Raciti, parroco di San Gelasio, che ad Acistampa ha parlato della preparazione al Giubileo, ricorda: “da anni cerchiamo di essere al fianco delle persone più bisognose e ci interroghiamo su come restituire loro dignità, credo che aiutarli a conoscere i loro diritti e capire come farli valere sia un ottimo sistema per raggiungere questo obiettivo e aiutarli in maniera ancora più efficace di quanto già facciamo. È un segno importante di speranza, soprattutto nell'anno del Giubileo della Misericordia, per questo accoglieremo chiunque avrà bisogno di aiuto, famiglie, anziani, immigrati, senza fare distinzioni e senza chiedere né carte d'identità, né appartenenza religiosa".

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In tutta la città di Roma il Patronato delle ACLI di Roma opera attraverso 31 Operatori specializzati, 54 Promotori Sociali Volontari, 18 consulenti medici e legali con più di 40 uffici tra sedi principali e recapiti, nei quali riceve ogni anno tra le 15.000 e 20.000 persone.

Nell'ultimo anno sono state attivate 37.350 pratiche, di cui 24.977 di Previdenza e assistenza (pensioni, assegno sociale, disoccupazione, maternità, assegni familiari, ...), 2.492 in materia di immigrazione (permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari) e 9.881 pratiche per il riconoscimento dell'invalidità.