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Luoghi di San Francesco in Italia. San Berardino a L'Aquila

I Luoghi di San Francesco in Italia. San Berardino a L'Aquila

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Uno dei luoghi di San Francesco in Italia è a L'Aquila, una chiesa dedicata a San Berardino. Sul sito Frati minori francescani viene ricordata la Basilica, edificata tra 1454 e 1472, dedicata a San Bernardino da Siena.

La sua fondazione è legata alla figura del Santo che morì a L’Aquila il 20 Maggio 1444.

Distrutta più volte dal sisma, è il frutto di attività e di ripensamenti architettonici.

Presenta una pianta a croce latina divisa in tre navate con sei cappelle per lato. Sul lato orientale si estende il convento a quattro chiostri. La facciata è rinascimentale, opera di Cola dell’Amatrice. All’interno, il soffitto settecentesco di Ferdinando Mosca "dona luce e colore all’ambiente; in un mausoleo si conservano le spoglie mortali del Santo senese", ricorda lo stesso sito dei frati.

Il digiuno, la preghiera e la vita eremitica di San Berardino non riuscirono a rispondere adeguatamente alla sua sete di Dio, fin quando lesse e approfondì la Regola francescana. Si appassionò di San Francesco d’Assisi, ne studiò la vita, le opere, la spiritualità, scoprendo nel francescanesimo ciò che cercava da tempo.

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Narra la tradizione che, in questo periodo di ricerca, un giorno Bernardino ebbe una visione: in un palazzo in fiamme, un frate grida: "Francesco, Francesco, Francesco". Bernardino si convinse che il Poverello d’Assisi era la via sicura per la propria vita e i propri ideali. Il 31 agosto 1402 donò tutti i suoi beni ai poveri e l’8 settembre successivo, giorno del suo ventiduesimo compleanno, vestì l’abito nell’Ordine dei Frati Minori.

Tra le cappelle di destra, su un piano rialzato da quattro gradini in pietra venata, si incontra il Mausoleo di San Bernardino: la forma è di una grossa arca quadrata, che nella parte inferiore conserva un’urna contenente le spoglie del Santo, oggetto di devozione dei fedeli. Il Sepolcro e il Mausoleo sono opere di Silvestro dell’Aquila, terminate all’inizio del Cinquecento. La chiesa è ricca di capolavori come l’Organo settecentesco, il Coro in stalli di noce di Giancaterino Ranalli, la Cappella gotica, la Madonna con il Bambino di Silvestro, la Pala in terra cotta di Andrea della Robbia e tanti altri ancora.