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Media cattolici. Glas Koncila, la voce del Concilio che risuona ancora oggi

Ad una settimana dall’apertura del Concilio Vaticano II, nasce a Zagabria una rivista innovativa, che ancora oggi guarda al futuro

Glas Koncila | Un recente numero di Glas Koncila | Glas Koncila Glas Koncila | Un recente numero di Glas Koncila | Glas Koncila

Il 4 ottobre 1962, San Giovanni XXIII va in treno a Loreto e poi ad Assisi, nell’unico viaggio in treno che si ricordi di un pontefice (anche se Giovanni Paolo II prenderà il treno una volta, sorpreso nel ritorno da uno dei suoi viaggi dalla neve a Roma e costretto per questo ad atterrare a Napoli). Era un pellegrinaggio, quello di Giovanni XXIII, fatto per affidare alla Madonna e a San Francesco il Concilio Vaticano II, che sarebbe iniziato l’11 ottobre successivo.

Quel 4 ottobre, in una Zagabria che allora sotto la Yugoslavia di Tito, nasceva anche un settimanale che di quel concilio voleva essere la voce, sin dal nome: Glas Koncila, in croato, appunto, voce del Concilio.

L’ispirazione del giornale e la decisione della sua pubblicazione erano dell’arcivescovo di Zagabria Franjo Šeper, che voleva un bollettino stampato in ciclostile per riportare gli eventi del Concilio Vaticano II. Era un giornale fortemente collegato all’arcidiocesi di Zagabria, ed era era riprodotto e distribuito dai francescani del monastero di Kaptol a Zagabria e dalle suore della Società di Nostra Signora di Via Primorska.

L’intuizione dell’arcivescovo Seper, che fu creato cardinale tre anni dopo, fu profetica. Perché la richiesta per le notizie del Concilio, e in generale per le notizie di Chiesa, fu così grande che presto si dovette abbandonare il ciclostile, e si dovette pensare a fare un vero e proprio giornale.

Il 29 settembre 1963, Glas Koncila viene dunque pubblicato per la prima volta come giornale della Chiesa, e stampato per la prima volta nella tipografia Informator di Zagabria, con il motto “Il nuovo volto della Chiesa”. Usciva due volte la settimana, e questo è successo fino alla fine del 1984.

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Dal 1985 Glas Koncila è diventato un settimanale ed è pubblicato congiuntamente dalle arcidiocesi di Zagabria, Spalato, Sarajevo, Fiume e Zara. Dal 1987 al 1991 il giornale è stato pubblicato anche dall'arcidiocesi di Belgrado.

Nel corso degli anni, sono state molte le iniziative che si sono collegate alla rivista, diventata un vero e proprio polo editoriale, tra cui una rivista per bambini, a colmare un vuoto non solo editoriale, ma anche educativo.

È un giornale che nasce nello spirito del Concilio, ma non nel senso propagandistico che di questa formula è stato fatto successivamente. Punto di riferimento della Chiesa croata, la rivista promuove il dialogo ecumenico, trasmette fedelmente le posizioni ufficiali dei vertici della Chiesa croata, commenta in maniera ufficiosa l’attualità della Chiesa e nel mondo. Tutto sotto l’ispirazione del Vangelo, e letto nel prisma della storia della Chiesa.

Nel periodo comunista, il giornale ha seguito lo sviluppo del pensiero e della pratica atea e si è opposto all'ateismo sistematico dell'intera società. E lo poteva fare perché era rimasto scuola di libertà, unica rivista, fino al 1990, su cui il Partito Comunista non aveva una influenza diretta. Tanto che il giornale fu sequestrato più volte, il caporedattore condannato.

Non era una rivista politica, ma venne classificato come un giornale di opposizione nell’ultimo periodo delle autorità non democratiche di Yugoslavia per le sue posizioni sull’Est socialista europeo.

Oggi, nella Croazia democratica, il giornale è in prima fila sui grandi temi della vita nazionale e sociale, con uno spazio culturale ampliato che permette di aprire grandi dibattiti. E non solo. Da casa editrice, Glas Koncila ha pubblicato più 600 libri a contenuto religioso di autori locali e stranieri.

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(3 – continua)