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Memoria, la messa ad Auschwitz II-Birkenau e la preghiera comune

La celebrazione della messa nel centro per il dialogo e la preghiera di Auschwitz |  | Tomasz Pielesz
La celebrazione della messa nel centro per il dialogo e la preghiera di Auschwitz | | Tomasz Pielesz
La celebrazione della messa nel centro per il dialogo e la preghiera di Auschwitz |  | Tomasz Pielesz
La celebrazione della messa nel centro per il dialogo e la preghiera di Auschwitz | | Tomasz Pielesz

La Memoria antidoto contro i fantasmi del passato, con queste parole il mondo intero ha ricordato il 27 gennaio. E nell'ex campo di concentramento nazista tedesco, Auschwitz II-Birkenau hanno avuto luogo delle particolari cerimonie, e il 28 gennaio, si è celebrata la Santa Messa al Centro per il dialogo e la preghiera con la partecipazione di ex-prigionieri dell'ex campo di concentramento nazista tedesco Auschwitz II-Birkenau.

Sabato 27 gennaio, le candele sono state accese al monumento delle vittime ed è stata recitata una preghiera comune con il Salmo 42 con il clero cristiani e il rabbino. I rappresentanti del giudaismo hanno pregato il "Kaddish", mentre la preghiera ell’ Eterno riposo è stata recitata dal vescovo della diocesi Bielsko-Żywiec Roman-Pindel. Oltre 60 ex prigionieri di Auschwitz-Birkenau hanno preso parte alle celebrazioni.

Le candele del monumento sono state collocate dagli ex prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz e di altri campi, sopravvissuti all'Olocausto, insieme al Primo Ministro della Repubblica di Polonia Mateusz Morawiecki, al Vice Primo Ministro Beata Szydło, alll'Arcivescovo Salvatore Pennacchio, al Nunzio apostolico in Polonia e capo del corpo diplomatico,e  altri ambasciatori e diplomatici, tra cui l'ambasciatore d'Israele Anna Azari, i rappresentanti del clero, le autorità regionali e locali.

Il 28 gennaio al Centro per il dialogo e la preghiera è stata celebrata l'Eucaristia. Alla messa presieduta dal portavoce della Conferenza episcopale polacca, p. Paweł Rytel-Andrianik, ha partecipato tra gli altri ex prigionieri del campo, il vice primo ministro Beata Szydło, rappresentanti della comunità locale di Oświęcim e dipendenti del Museo statale di Auschwitz-Birkenau e il Centro per il dialogo e la preghiera.

Nei saluti ai partecipanti alla liturgia, p. Rytel-Andrianik ha ricordato di essere il nipote di un prigioniero del campo di sterminio di Treblinka. "Ciò che ci unisce è l'esperienza di questo posto speciale", ha detto e ha indicato tre parole importanti per questo posto: silenzio, testimonianza, preghiera. Il direttore del Centro per il dialogo e la preghiera, p. Jan Nowak, ha affermato nell'omelia che "la memoria è un elemento importante per il futuro e aiuta a capire meglio il mondo di oggi".

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L'ex campo di concentramento nazista tedesco Auschwitz II-Birkenau è il più grande campo precedente in Europa, ora trasformato in un luogo di ricordo delle vittime: ebrei, polacchi, zingari, bielorussi, ucraini, cechi, francesi e altri. Nel 1992, vicino all'ex campo di Auschwitz, il Centro per il dialogo e la preghiera è stato fondato su iniziativa del Cardinale Franciszek Macharski, allora Metropolita di Cracovia, in accordo con i vescovi di tutta Europa e con rappresentanti di organizzazioni ebraiche.