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Nel Museo del Tesoro di San Pietro le "Madonne Coronate" dal Capitolo della basilica

Una mostra che raccoglie una grande tradizione d'arte e devozione legate al Capitolo Vaticano

Madonna delle Marche |  | Fabbrica di San Pietro
Madonna delle Marche | | Fabbrica di San Pietro
Madonna della colonna |  | Fabbrica di San Pietro
Madonna della colonna | | Fabbrica di San Pietro

"Fedeli riproduzioni pittoriche di immagini mariane, che ottennero dal Capitolo di San Pietro il privilegio di una solenne incoronazione". Sono queste le immagini in mostra fino al 7 ottobre nel Museo del Tesoro di San Pietro e selezionate da Pietro Zander della Fabbrica. Si tratta di quindici dipinti a olio su tela di quindici diverse diocesi d’Italia. In successive mostre seguirà una rotazione con altri dipinti, provenienti da altre diocesi d’Italia, d’Europa e del mondo.

"La mostra- spiega il cardinale Gambetti Arciprete della Papale Basilica Vaticana Presidente della Fabbrica di San Pietro-  segna l’avvio di una serie di iniziative espositive che si svolgeranno in questa sala del Museo della Basilica di San Pietro nella Sagrestia Vaticana per illustrare la devozione mariana nel corso del tempo attraverso dipinti di “Madonne Coronate” di diversa epoca e provenienza".

Tutto è iniziato dalla esposizione che si tenne negli Stati Uniti d’America tra il 2011 e il 2012 presso il Knights of Columbus Museum di New Haven, quando per la prima volta venne presentata la collezione di “Madonne Coronate” della Basilica di San Pietro: circa cento dipinti restaurati tra il 2003 e il 2011.

L'origine della tradizione delle "incoronazioni" mariane da parte del Capitolo di San Pietro risale al 1636 quando nel suo testamento il conte Alessandro Sforza Pallavicini lasciò una rendita destinata al Capitolo di San Pietro in Vaticano, con la quale realizzare le corone d’oro da porre sul capo di immagini mariane ritenute meritevoli di tale privilegio.

La pratica fu seguita e diffusa dal Padre cappuccino Girolamo Paolucci de’ Calboli da Forlì (†1620), e rimasta in uso fino ai giorni nostri.

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Le città e i santuari che ambivano a tale onore – ed erano tantissimi – dovevano infatti allegare alla domanda rivolta al Capitolo di San Pietro una documentazione che dimostrasse antichità, devozione, venerazione, e prodigi attribuiti all'immagine.

Una volta avvenuta l’incoronazione, la città o il santuario dovevano inviare al Capitolo Vaticano una fedele copia pittorica dell’effigie mariana incoronata.

Oggi non è sempre facile vedere tra le tante immagini della Madonna col Bambino presenti in Basilica quelle coronate e più antiche.

Tra quelle in mostra c'è la Madonna “della Febbre”, oggi custodita nella Cappella dei Beneficiati presso la Sagrestia Vaticana,  che fu la prima immagine della Madre Celeste con il Bambino

Gesù ad essere incoronata dal Capitolo di San Pietro in Vaticano, il 27 agosto del 1631. Il 1 gennaio del 1645 venne incoronata la Madonna “della Colonna”, proclamata “Madre della Chiesa” (Mater Ecclesiae) dal papa San Paolo VI (Montini, 1963-1978). A questa venerata immagine mariana, fu particolarmente devoto San Giovanni Paolo II, che, dopo l’attentato del 13 maggio 1981, fece collocare una copia in mosaico di questo venerato dipinto sul prospetto del Palazzo Pontificio prospiciente Piazza San Pietro. L’ultima immagine mariana ad essere stata incoronata nella Basilica Vaticana è la Madonna Nera di Czestochowa, venerata nella cappella della Nazione Polacca delle Grotte Vaticane. Fu incoronata Il 2 aprile 2005, poche ore prima della morte del papa San Giovanni Paolo II.

Tra le “Madonne Coronate” anche “Nostra Signora di Bonaria”. Da questa venerata Madonna - patrona di Cagliari, della Sardegna e dei Naviganti - prende il nome la città di Buenos Aires, capitale dell’Argentina che ha dato i natali a Papa Francesco.

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