Alla Giornata Mondiale della Gioventù in programma a Panama nel gennaio 2019, Papa Francesco chiederà a tutti i giovani di pregare per la pace. E lo farà con dei rosari speciali, in legno d'ulivo made in Bethlehem. 

Il progetto è nato per rispondere a un desiderio di Papa Francesco, di cui si è fatto promotore monsignor Pierre Bürcher, vescovo emerito di Reykjavik (Islanda). Il progetto prevede che un milione e mezzo di rosari, prodotti a Betlemme da famiglie bisognose, vengano donati ai giovani della Gmg di Panama, per incoraggiarli a pregare per la pace.

"Abbiamo deciso di chiamare il progetto AveJmj, dove "Ave" sta per la preghiera del rosario a Maria, mentre Jmj è l’acronimo di Giornata mondiale della gioventù, ma anche le iniziali dei nomi di Gesù, Giuseppe e Maria", spiega mons. Bürcher. Il vescovo emerito della capitale islandese - ministero che ha lasciato nel 2015, a 69 anni d'età, per motivi di salute - è membro dal 2004 della Congregazione per le Chiese Orientali, in Vaticano, e del Coordinamento Terra Santa. Il vescovo, che divide oggi il suo tempo tra Gerusalemme e la Svizzera (suo Paese natale), ha raccontato a Terrasanta.net come è nata l'idea di intraprendere questa iniziativa: "Il Papa ha espresso il desidero di pregare per la pace nel mondo e in particolare per Gerusalemme e il Medio Oriente".

Dopo aver appreso dall'arcivescovo di Panama, mons. José Domingo Ulloa, che la piazza della Giornata mondiale della gioventù potrà accogliere solo 500 mila persone, mons. Bürcher ha stabilito che ogni giovane partecipante riceverà tre rosari: uno per sé, uno da regalare a chi incontrerà a Panama, uno da portare a una persona del proprio Paese d'origine.