È il “Dio delle sorprese” che “muta il destino dell’uomo”, quello del passo del Vangelo di Luca che parla dell’Annunciazione, la lettura del giorno che Papa Francesco commenta nella consueta omelia del mattino nella cappella di Domus Sanctae Marthae.

Si tratta – dice Papa Francesco – di “un momento decisivo della storia, più rivoluzionario”, in cui ci si trova in una “situazione convulsa, in cui tutto cambia e la storia si capovolge”, e per questo “quando a Natale o nel giorno dell’Annunciazione professiamo la fede per dire questo mistero ci Dio delle sorprese inginocchiamo”.

Dice Papa Francesco: “Liturgicamente oggi è il giorno della radice. L’Antifona che oggi marca il senso è la radice di Iesse, ‘dalla quale nascerà un germoglio’, Dio si abbassa, Dio entra nella storia e lo fa con il suo stile originale: una sorpresa. Il Dio delle sorprese ci sorprende (ancora) una volta”.

Papa Francesco ha poi riletto il Vangelo, perché le persone potessero riflettere sulla portata dell’annuncio (“lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra”…), fino alla risposta di Maria: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”.