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Papa Francesco: “La Chiesa sia una comunità di discepoli missionari”

Il videomessaggio di Papa Francesco alla USCCB | Papa Francesco nel messaggio indirizzato ai vescovi USA | CTV Il videomessaggio di Papa Francesco alla USCCB | Papa Francesco nel messaggio indirizzato ai vescovi USA | CTV

In un videomessaggio letto eccezionalmente in lingua inglese, Papa Francesco si rivolge all’assemblea della Conferenza Episcopale USA che si riunisce in questi giorni e, alla vigilia dell’iniziativa Encuentro per la pastorale ispano-americana nel continente, sottolinea che la Chiesa deve essere una “comunità di discepoli missionari”.

Ieri, la Conferenza Episcopale USA ha eletto i suoi nuovi vertici: il Cardinale Daniel Di Nardo, arcivescovo di Houston / Galveston, è stato eletto presidente, mentre vice-presidente è stato eletto l’arcivescovo José Gomez di Los Angeles. E proprio l’elezione dell’arcivescovo Gomez, un immigrato che più volte ha parlato della sua esperienza da immigrato e che molto si è speso per la causa degli indocumentados, rappresenta un segnale anche in vista dell’Encuentro cui il Papa fa riferimento, ovvero un percorso biennale di discernimento e missione che sin dagli anni Settanta i vescovi USA fanno con la comunità ispano americana.

Nel breve video inviato il 15 novembre, Papa Francesco ricorda la sua visita pastorale negli Stati Uniti, si dice “impressionato dalla vitalità e dalla diversità della comunità cattolica”, afferma che “durante tutta la sua storia, la Chiesa nel vostro Paese ha accolto e integrato nuove ondate di immigrati”, i quali “hanno forgiato il volto mutevole della Chiesa americana”, e per questo elogia l’iniziativa dell’Encuentro, che “cerca di riconoscere e valorizzare i doni specifici che i cattolici ispanici hanno offerto e continuano ad offrire alla Chiesa del vostro Paese”.

A Papa Francesco però piace sottolineare che l’Encuentro è “un processo di più ampio rinnovamento e di impegno missionario” al quale “sono chiamate tutte le vostre Chiese locali”, con la sfida di “creare una cultura dell’incontro, che incoraggi gli individui e i gruppi a condividere la ricchezza delle loro tradizioni ed esperienze, ad abbattere muri e costruire ponti”.

Il Papa mette in luce che la Chiesa – in America come altrove – è chiamata “ad uscire dal suo ambiente sicuro e ad essere un fermento di comunione”, che questa sia tra cattolici, con altre confessioni cristiane o anche con coloro che cercano un futuro di speranza.

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Afferma il Papa che “dobbiamo diventare sempre più pienamente una comunità di discepoli missionari, colmi di amore per il Signore Gesù e di entusiasmo per la diffusione del Vangelo”. Afferma che “la comunità cristiana deve essere segno e profezia del piano di Dio per l’intera famiglia umana”, perché “siamo chiamati ad essere portatori di buone notizie per una società attanagliata da sconcertanti cambiamenti sociali, culturali e spirituali e da una crescente polarizzazione”.

Con a cuore la comunità ispanica, il Papa chiede a tutti di tenere in considerazione il contributo particolare che può dare la comunità ispanica. Un contributo che il Papa ha voluto simbolicamente sottolineare lo scorso anno, canonizzando Junipero Serra, tra i primissimi missionari del nuovo continente.

Ma in cosa consiste l’Encuentro? Inizierà nel 2017, e durerà due anni. Si tratta della quinta tappa di un processo iniziato negli anni Settanta, con l’obiettivo di comprendere in che modo la Chiesa negli Stati Uniti risponde alla presenza ispanica e di rafforzare il modo in cui gli Ispano-Americani partecipano alla vita della Chiesa. Il primo Encuentro si è tenuto nel 1972, con la volontà di dare visibilità alla presenza della Chiesa ispano-americana; nel II Encuentro, del 1977, si è identificata la società cattolica USA come una diversa, con varie storie, ma basata sulla comunione e sull’opzione preferenziale per i poveri. Il III Encuentro si è tenuto nel 1985 e ha portato al Piano Pastorale Nazionale per il Ministero Ispano, definendo un modello di Chiesa comunitario e missionario. Nel 2000 si è tenuto il IV Encuentro, che ha aperto l’esperienza della pastorale latina anche alle altre culture presenti nel territorio USA. Ora si tiene questo V Encuentro, una sorta di incoraggiamento a continuare il cammino missionario.