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Papa Francesco: sulla famiglia "attacchi ideologici e dei media"

Papa Francesco | Papa Francesco | Daniel Ibáñez/Aci group Papa Francesco | Papa Francesco | Daniel Ibáñez/Aci group

Ci sono “attacchi ideologici e dei media, oggi diffusi dappertutto, che offrono modelli di unione e famiglie incompatibili con la fede cristiana” e “il Togo non è risparmiato”. E’ affidato ai vescovi del Paese africano in visita ad limina lo sfogo di Papa Francesco, che parla dei modelli culturali contrari al matrimonio, richiamando alla “vigilanza”, soprattutto “in termini di comunicazione”.

Di famiglia si parla ampiamente nel discorso consegnato durante l’incontro di questa mattina in Vaticano. Soprattutto si citano gli “aspetti positivi” che “sono sperimentati in Africa”, che meritano di essere “ascoltati”, a partire dal prossimo Sinodo dei Vescovi di ottobre.

“La famiglia africana è accogliente alla vita, rispetta e tiene conto degli anziani”: dando uno spaccato sociale togolese, il Papa spiega che “il sacramento del matrimonio è una realtà pastorale, che è ben accolta in casa vostra, anche se sussistono ancora ostacoli di ordine culturale e legale, che impediscono ad alcuni sposi di coronare il loro desiderio di fondare la loro vira di coppia sulla fede in Cristo”.

La famiglia merita le attenzioni pastorali, gli “sforzi” per sostenerla, “in particolare attraverso l’educazione e le opere sociali”, ma soprattutto tanta formazione per “preparare le coppie agli impegni, esigenti ma magnifici, del matrimonio cristiano”.

E tutto deve partire dai piccoli. “La Chiesa-Famiglia di Dio in Togo ha scelto di essere vicino ai bambini e ai giovani, che beneficiano di una buona formazione, umana e religiosa, attraverso numerosi progetti e iniziative. E’ fondamentale che imparino a vivere la fede in modo coerente, a testimoniare con autenticità e contribuendo ad una società più giusta e solidale”.

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In questo sforzo dev’essere coinvolta tutta la Chiesa e la società del Togo. Il Papa ha chiesto di continuare nella formazione dei laici e nel loro impegno nella società; ma il “grazie” Bergoglio lo ha rivolto in particolare “ai religiosi e religiose” che svolgono un ruolo fondamentale, “insostituibile”, “nell’annuncio e nella trasmissione della fede”, attraverso i numerosi istituti “sia autoctoni che missionari” e il loro “apostolato di prossimità”. Come pure i sacerdoti, che hanno un compito “enorme”, a cui si risponde con un “impegno appassionato e generoso”. “Dovete aiutarli – aggiunge il Papa ai Vescovi del Togo- a lottare contro l’ambizione, il carrierismo, la gelosia, la mondanità, la seduzione del denaro e dei beni di questo mondo, in un celibato sincero e giosamente vissuto”.

Nei rapporti con la società togolese, nota il Papa alla fine, la Chiesa cattolica ha dato ampi contributi, anche attraverso la “Commissione nazionale Verità Giustizia e Riconciliazione”. Ma, ha avvertito il Papa, è necessario che i Vescovi non entrino “direttamente nel dibattito o nelle querelle politiche”, incoraggiando ed accompagnando invece i laici - “è il loro ruolo” - a “investire” nel servizio al bene comune della nazione.

Sul piano interreligioso, infine, il Papa ha chiesto di “sviluppare ulteriormente la cultura del dialogo e dell’incontro”, soprattutto con l’Islam, anche attraverso un’“azione congiunta” con le altre Chiese cristiane.