Siamo consapevoli che la convivenza pacifica e amichevole si trova di fronte a molte sfide e minacce: estremismo, radicalismo, polemiche, dispute e violenza a sfondo religioso. Le minacce sono alimentate dalla cultura dell’odio. Abbiamo bisogno, quindi, di trovare le modalità più opportune per contrastare e vincere tale cultura, fortificando invece l’amore e l’amicizia, in particolare tra musulmani e cristiani, in virtù dei legami che ci uniscono”. Lo scrive il Dicastero per il Dialogo Interreligioso nel messaggio inviato ai musulmani in occasione dell’inizio del Ramadan, firmato dal Cardinale Prefetto Ayuso Guixot.

“Le differenze – prosegue il messaggio vaticano - possono essere percepite come una minaccia, ma ognuno ha diritto alla propria identità specifica con le sue diverse componenti, senza però ignorare o dimenticare ciò che abbiamo in comune. Gli atteggiamenti e i comportamenti negativi nei confronti di chi è diverso da noi sono purtroppo numerosi. Le piattaforme dei social media sono spazi comuni per tali comportamenti dannosi, pervertendo il loro ruolo da mezzi di comunicazione e amicizia a strumenti di inimicizia e lotta”.

“Gli opposti dei comportamenti negativi – conclude il testo - sono il rispetto, la bontà, la carità, l’amicizia, la cura reciproca per tutti, il perdono, la cooperazione per il bene comune, l’aiuto a tutti coloro che si trovano in qualsiasi tipo di necessità e la cura dell'ambiente, al fine di mantenere la nostra casa comune un luogo sicuro e piacevole dove vivere insieme in pace e gioia. Non possiamo prevenire e contrastare la cultura dell’odio e promuovere invece una cultura dell’amore e dell’amicizia senza una sana educazione delle future generazioni in tutti gli spazi in cui vengono formate: in famiglia, nella scuola, nei luoghi di culto e sui social media. Un mondo in cui regnano la giustizia, la pace, la fraternità e la prosperità piace all’Onnipotente e dona gioia, sollecitando, quindi, il nostro impegno sincero e condiviso”.