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Santuario di Lourdes, arriva un delegato del Papa per i pellegrini

Santuario di Lourdes | Il santuario di Nostra Signora di Lourdes  | Archivio CNA Santuario di Lourdes | Il santuario di Nostra Signora di Lourdes | Archivio CNA

Un delegato papale per il santuario di Lourdes. È questa la decisione di Papa Francesco, comunicata a Lourdes il 6 giugno dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Il vescovo Antoine Herouard, ausiliare di Lille, avrà la cura del santuario ad nutum Sanctae Sedis, fin quando la Santa Sede non deciderà altrimenti.

Vatican News presenta la decisione di Papa Francesco come in linea con quella di inviare a Medjuogorje un delegato, in quel caso il vescovo Henryk Hoser, per la cura dei pellegrini. Le situazioni, però, sono diverse. A Medjugorje le apparizioni non sono riconosciute, l'attenzione ai pellegrini è necessaria anche per comprendere in che modo gestirne l’afflusso e la cura pastorale. Recentemente, Papa Francesco ha autorizzato i pellegrinaggi, ma ancora non ci sono notizie dei risultati della commissione Ruini sulle apparizioni.

A Lourdes, invece, le apparizioni sono riconosciute dal 1858, c’è persino un Bureau Medicale che verifica i miracoli che vi avvengono e i pellegrinaggi hanno luogo lì da un secolo e mezzo.

Cosa è successo dunque? I santuari di Lourdes, costruiti attorno alla grotta delle apparizioni, sono di proprietà della diocesi. Gli ingressi principali sono aperti dalle 5 a mezzanotte, ma la struttura è aperta tutta la notte. I santuari impiegano 330 dipendenti per accogliere un flusso annuale di oltre tre milioni di pellegrini di tutto il mondo.

Custode dei santuari è il vescovo Nicolas Brouwet, 56 anni, che Benedetto XVI nominò a Tarbes e Lourdes l’11 febbraio 2012. Il vescovo è il responsabile spirituale del santuario: per la gestione del sito nomina un rettore, coadiuvato da trenta cappellani e centoventi impiegati stagionali. La struttura è aperta tutto l'anno, ventiquattro ore al giorno.

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Con la decisione di un nominare un delegato, il Papa ha tolto al vescovo la gestione dei santuari per un tempo indefinito, ma non indeterminato.

Il prescelto è il vescovo Antoine Herouard, che ha avuto buone esperienze amministrative come segretario generale della Conferenza Episcopale e come superiore del seminario francese a Roma. È vescovo ausiliare di Lille e ha 62 anni.

Non ci sono scandali, dietro la decisione, né il “tradizionalismo” imputato al vescovo Brouwet da alcuni media.

Il santuario versava in difficoltà finanziarie, per il calo del numero di pellegrini (da 800 mila nel 2010 a 410 mila nel 2018) e dei pellegrinaggi diocesani organizzati. Questi sono diminuiti dl 34 per cento, mentre i pellegrinaggi individuali sono aumentati solo del 12 per cento. Non abbastanza per aiutare a coprire tutte le spese di un budget annuale contato in circa 30 milioni di euro.

Non solo: Lourdes è stata anche oggetto di un allagamento a luglio 2018, cosa che ha comportato spese aggiuntive.

Tre anni fa, il vescovo Brouwet ha chiamato a gestire le risorse finanziarie Guilluame de Vulpian, che ha un passato come direttore delle risorse umane di Renault France.

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Per arrivare al pareggio d bilancio – annunciato lo scorso aprile – de Vulpian ha attuato un piano di riduzione delle spese operative e incremento delle entrate, in particolare con un lieve aumento sui prezzi delle candele e sul contributo richiesto ai pellegrinaggi organizzati.

La razionalizzazione dei costi e la nuova strategia di marketing (con una moltiplicata vendita di gadgets) ha creato un po’ di confusione e polemiche, lanciate da dipendenti, ma anche da membri del clero, pellegrini e commercianti.

La Santa Sede ha deciso di fare una visitazione discreta del sito, come sempre succede quando sorgono delle difficoltà. A fare i sopralluoghi, l’arcivescovo Rino Fisichella. Il pontificio consiglio da lui guidato ha infatti la competenza dei santuari, dopo un motu proprio del 2017 che li definiva “luoghi di nuova evangelizzazione” e ne trasferiva le competenze dalla Congregazione del Clero. 

Il 6 giugno, i funzionari di Lourdes hanno avuto lettura di una missiva di Papa Francesco che comunicava la decisione di inviare un delegato. Vatican News ha notato che la scelta testimonia una grande attenzione alla cura pastorale dei pellegrini.

In pratica, il vescovo Herouard è chiamato semplicemente a rinfocolare la devozione popolare dei santuari, cercando di sviluppare una maggiore separazione tra affari e pellegrinaggi.

Il vescovo Brouwet ha dichiarato in una nota alla stampa che “la nomina è testimonianza dell’interesse di Papa Francesco per il nostro santuario. Questo aiuto è benvenuto per aiutarci a strutturare meglio la nostra organizzazione interna e per metterci sempre più al servizio dei pellegrini”.

Il vescovo Herouard – che continuerà nel suo compito di ausiliare di Lille – presiederà il Consiglio di Lourdes e prenderà tutte le decisioni che ritiene appropriate per la vita del santuario.