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Sinodo, anche il Sud Sudan vive la sinodalità

L'attività della La Fondazione Cesar è attiva da più di 20 anni nella diocesi di Rumbek

Christian Carlassare, vescovo di Rumbek |  | www.fondazionecesar.org Christian Carlassare, vescovo di Rumbek | | www.fondazionecesar.org

La Chiesa in Sud Sudan e nel Corno d'Africa si prepara al Sinodo nonostante il dramma della guerra e della povertà. A Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, chiediamo cosa significa vivere la sinodalità in Sud Sudan?

“Sinodalità in Sud Sudan chiede una Chiesa dell’ascolto e del dialogo. Anticipa una Chiesa meno clericale e più attenta e aperta al ruolo delle donne e dei laici. Prevede meccanismi di partecipazione e di responsabilizzazione. Per noi nello specifico, la sinodalità ci sta aiutando nella riorganizzazione della diocesi, forse in una Chiesa meno preoccupata del fare, ma più cosciente di quello che è con la gente. Non una Chiesa che si distingue dalla gente, ma una Chiesa che accoglie e chiede l’aiuto di tutti”.

Quale è opera di Fondazione Cesar in Sud Sudan?

“La Fondazione Cesar è attiva da più di 20 anni nella diocesi di Rumbek come Coordinamento Enti  Solidali di Rumbek. Da sempre il nostro impegno principale è quello di dedicarci alla formazione e lo facciamo su più fronti. Per esempio, nel tempo, abbiamo realizzato il Mazzolari Teachers College a Cueibet (Sud Sudan) che ci permette di formare i maestri e di garantire ai bambini che vanno a scuola di avere insegnanti preparati in modo adeguato e di dare, di conseguenza, un impulso al percorso che permetterà di avere una classe dirigente preparata. Oltre a portare avanti percorsi di abilitazione per docenti stiamo sostenendo, sempre per loro, il  percorso per il recupero del trauma, ed è stata costruita la biblioteca e siamo pronti per dare il via alla costruzione per il dormitorio per i docenti laici.

Importante è la nostra attenzione alla formazione delle ragazze, perché sono quelle più escluse dall'educazione e con il progetto "Education for Life" per bambini/e e adolescenti e le borse di studio ‘Insieme a Damiana’ vogliamo dare formazione di qualità alle bambine  e ragazze del Sud Sudan. Questo è importante in quanto avrà ricadute sul paese, poiché queste studentesse diventeranno le adulte del domani, grazie ad un'adeguata preparazione culturale e professionale. La malnutrizione è  un altro nostro ambito di intervento con azioni di prevenzione della malnutrizione per i bambini tra gli 0 e i 5 anni con visite mediche, individuazioni di cure personalizzate per i piccoli malnutriti  e corsi di formazione per le mamme, per aiutarle a capire come aiutare, accudire e crescere al meglio i propri figli.

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Accanto a questo, sosteniamo anche il lavoro delle suore missionarie di Madre Teresa operative nella Casa Speranza a Rumbek dove sono ospitati bambini rimasti orfani (molti a causa dei conflitti interni) e con disabilità intellettive ai quali diamo sostegno. Altra attività che svolgiamo è il sostegno di piccoli progetti di micro-attività  economiche come la produzione del sapone e la realizzazione di manufatti artigianali realizzati della donne in Sud Sudan e che per loro rappresentano una piccola fonte di guadagno.

In Italia lavoriamo sulla sensibilizzazione, promozione per il Sud Sudan attraverso diverse iniziative come la raccolta fondi, le campagne di Natale e Pasqua, eventi di vario tipo e il concorso dedicato alla scuole. Tutte attività svolte nell'intento di raggiungere e coinvolgere il maggior numero possibile di e fare il bene per il Sud Sudan”.