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Stazioni quaresimali, San Lorenzo in Lucina e i vicini lombardi

L'immagine della Madonna Salus populi Romani a San Lorenzo in Lucina  |  | FEC
L'immagine della Madonna Salus populi Romani a San Lorenzo in Lucina | | FEC
La facciata della basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso  |  | http://www.arciconfraternitasantiambrogioecarlo.it
La facciata della basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso | | http://www.arciconfraternitasantiambrogioecarlo.it

Oggi si arriva a San Lorenzo in Lucina una delle antiche chiese di Roma che sorge su un precedente quartiere romano.

Nel periodo barocco venne riccamente decorata. Nella Cappella Fonseca, disegnata dal Bernini, si trova il busto marmoreo di Gabriele Fonseca opera dell’artista e, sulla parete sinistra, la Gloria della Madonna di Santa Maria Maggiore, tela del 1706: qui, un volo di angeli porta in trionfo nella gloria celeste l’icona della Salus Populi di Santa Maria Maggiore, come attesta un’iscrizione.

La basilica è parrocchia fin dall’origine ed essendo al centro di Roma a fianco alla caserma oggi dei carabinieri, un tempo convento. 

A fianco della basilica di S.Lorenzo in Lucina, c’è una edicola a mosaico della Madonna del Divino Amore, un ex voto di ringraziamento per aver protetto Roma dai bombardamenti del 1944. 

La basilica è anche vicina del Parlamento italiano e in un luogo di shopping ma la parrocchia non dimentica l’impegno per i poveri che pure sono nel quartiere. L’attuale titolare è il cardinaleAlbert Malcolm Ranjith Patabendige Don.

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Fa parte della parrocchia la Chiesa Rettoria dei  Santi Ambrogio e Carlo al Corso che ospita la Confraternita dei Lombardi la cui nascita venne approvata nel 1471 da Papa Sisto IV . La sede  era la Chiesa di San Nicola de Toffo in Campo Marzio. Questa antica chiesa, già menzionata in documenti papali del X secolo, fu ribattezzata col nome di sant'Ambrogio cui fu aggiunto quello di San Carlo dopo la canonizzazione di Carlo Borromeo nel 1610, e fu sede dalla confraternita fino alla costruzione dell'attuale chiesa progettata da Onorio Longhi grazie ad una donazione del cardinale milanese Luigi Alessandro Omodei.

La novità del progetto fu la scelta, per il presbiterio, di un ampio deambulatorio dietro l'altare maggiore, volutamente ispirato all'architettura del duomo di Milano.

Dal 1906, la cura della basilica è affidata ai sacerdoti dell'Istituto della Carità. In questa basilica sono stati ordinati vescovi Angelo Giuseppe Roncalli, il 19 marzo 1925, e Clemente Riva, il 22 giugno 1975. Riva nel 1966 ne era stato Rettore.La chiesa è diventata basilica minore con il breve Lombardi in Urbe di papa Pio XI del 21 dicembre 1929.