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Stazioni quaresimali, San Pietro in Vaticano, una parrocchia attiva dal 1500

La Sagrestia della Basilica di San Pietro  |  | Wikipedia La Sagrestia della Basilica di San Pietro | | Wikipedia

Sabato 16 marzo si arriva a San Pietro, la chiesa delle chiese, la basilica che custodisce la tomba di san Pietro.

Nel mondo tutti la conoscono come chiesa del Papa, come luogo turistico, come scrigno di opere d’arte che la rendono più museo che luogo di culto. Invece la basilica papale ha una vita liturgica e pastorale molto vivace.

Con la Costituzione Ex Lateranensi pacto del 30 magg. 1929 Pio XI stabilì che la Città del Vaticano, benché faccia parte della diocesi di Roma, avesse una propria amministrazione religiosa.

Fu un passo importante perché la basilica che prima del 1870 era sempre usata come chiesa per i romani del quartiere, era rimasta in una situazione strana, parte della aerea dove il Papa si era rinchiuso.

Pio XI  elesse suo Vicario Generale il Sacrista pro tempore dei Palazzi Apostolici, con giurisdizione anche sul Palazzo Pontificio Lateranense, su quello di Castel Gandolfo e sulle Ville Cybo e Barberini in Castel Gandolfo. Ma la Basilica e la Canonica di S. Pietro rimasero separate.

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Quella di sacrista era una carica antica e dal 1352, per consuetudine, il Sacrista fu scelto dall'Ordine degli Eremitani di S. Agostino. Alessandro VI l'affidò esclusivamente agli Agostiniani; Clemente VIII Aldobrandini elevò il Sacrista alla dignità di Vescovo; Leone XII Della Genga (1824) stabili che fosse Parroco dei Palazzi Apostolici; Pio IX Mastai Ferrenti (1929) lo fece Vicario Generale del Sommo Pontefice per la Città del Vaticano.

Si deve arrivare al 1991 con Papa Giovanni Paolo II  perché la cura pastorale nello Stato della Città del Vaticano sia affidata "all' Arciprete “pro tempore” della Basilica Vaticana, il quale diventa cosi anche Vicario Generale per la Città del Vaticano.

Soppresso il sacrista le sue mansioni sono svolte dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

Il Vicariato della Città del Vaticano di cui fanno parte  le parrocchie di S. Pietro e di S. Anna cura e promuove l’assistenza spirituale del personale in servizio nella Città del Vaticano.

La cura pastorale della parrocchia di Sant' Anna in Vaticano resta affidata ai Religiosi dell'Ordine di S. Agostino.

La Parrocchia di San Pietro esiste almeno dal 1547, anno in cui si incontra il primo "Liber Parochiae S. Petri Sacramentorum".

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La parrocchia abbracciava tutto il territorio circostante, l'attuale perimetro dello Stato della Città del Vaticano, tutte le chiese e le molte parrocchie circostanti in qualche modo dipendenti da questa parrocchia, fino all’ Aventino e Monte Mario.

Molti i documenti Libri/Registri che ne testimoniano la grande e molteplice attività pastorale svolta per oltre quattro secoli: dal 1547 al 1929: Liber status animarum Parochiae S. Petri, Liber sacramentorum, Libro delli poveri, Liber infirmorum de parrocchia Principis Apostolorurn de Urbe, Libro della visita, Liber defunctorum Parochiae S. Petri.

Dal 1929  l' attività di questa parrocchia è dedicata principalmente alla pastorale sacramentale.

Al vicariato e alla parrocchia è legato l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Vicariato Vaticano che coordina la vita liturgica della Basilica Papale di San Pietro e l’accoglienza di migliaia di fedeli che, sia singolarmente sia in gruppi guidati da Vescovi diocesani, parroci e assistenti spirituali, giungono da ogni parte del mondo in pellegrinaggio alla Tomba del Principe degli Apostoli.