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Un fumetto per raccontare il miracolo della conversione

La storia della Madonna del Miracolo e di Alfonso Ratisbonne illustrato con le immagini di un bambino

La copertina del libro  |  | ed Shalom La copertina del libro | | ed Shalom

Come raccontare la prodigiosa storia dell’apparizione della Madonna nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte di Roma, a un bambino?

E’ la domanda che si è posta l’Editrice Shalom che ha pubblicato nei giorni scorsi un interessante e divertente libro che racconta, a fumetti, l’apparizione della Vergine Maria all’ebreo Alfonso Ratisbonne.                

La trama è assai semplice: nonna Rosa racconta alla nipote Rosita l’incredibile storia della conversione dell’ebreo Ratisbonne avvenuta il 20 gennaio 1842. Sarà una delle apparizioni più importanti del 1800 perchè legata a quella della Madonna della Medaglia miracolosa. Già in Francia, nella famosa cappella della Rue de Bac, il 27 novembre 1830, la Madonna apparve a Santa Caterina Labouré, chiedendo di coniare la famosa medaglietta ovale che poi sarà denominata “miracolosa”.

L’ebreo francese Ratisbonne che si trovava a Roma, sognò “qualcosa di strano”  nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 1842: vide davanti a sè una grande croce nera, avente una forma particolare, senza Cristo. Provò, invano, a scacciare questa immagine, dopodiché si riaddormentò. Dopo la sua conversione, qualche ora più tardi, avrebbe riconosciuto in quella visione, la croce coniata proprio sulla Medaglia Miracolosa. Il giorno seguente avvenne l’inaudito: Alfonso si ritrovò inginocchiato davanti alla cappella dell’Arcangelo san Michele e san Raffaele, nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, con il viso bagnato di lacrime, dicendo tutto emozionato e riconoscente: “Che Dio buono! Che pienezza di grazia e felicità!”. Aveva avuto l’incontro del tutto inaspettato con la Vergine in persona.

A partire da questo spunto, fra Alfonso Longobardi, detto “Tartufone” propone ai bambini attraverso un testo semplice, ma ricco e profondo la meravigliosa storia della conversione di Ratisbonne. Rosita amava trascorrere i pomeriggi con sua nonna Rosa: era una donna gentile e disponibile, con tanti nipoti a cui amava raccontare storie e avvenimenti del passato. Ogni volta che le era possibile, Rosita si accoccolava sulle gambe della nonna e le chiedeva di raccontarle qualcosa. Anche quel pomeriggio non vedeva l’ora di ascoltarla ed era curiosa di sapere quali meravigliose storie avesse pronte per lei. Così, inizia la favola de “La Madonna del Miracolo e Alfonso”.

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Longobardi scrive questa favoletta con uno stile asciutto, senza “fronzoli”, che arriva direttamente al cuore dei bambini, e non solo. Ricorda molto Rodari o il Collodi dell’intramontabile “Pinocchio”. Fra Alfonso Longobardi, appartenente all’Ordine dei Minimi che si cura di Sant' Andrea delle Fratte,, è tra anche l’autore di due successi editoriali per la San Paolo Edizioni, “Anche Gesù mangiava a scrocco” del 2018 e “Quel brigante di Gesù” edito quest’anno.

Da autore “navigato” riesce a cogliere i tratti salienti della storia, con il suo solito buon umore che non vuol dire però leggerezza fine a sè stessa: anzi, tra le righe destinate ai bambini si percepisce una profondità religiosa, teologica che rende il libro “La Madonna del Miracolo e Alfonso” una vera perla. 

Le illustrazioni dallo stile fumettistico sono del giovanissimo Giovanni Maria Verduchi, in arte GioM. Giovanni Maria è un bambino di dodici anni che, da sempre, ha vissuto tra colori e pennelli, tra carta da disegno e matite. Quello che impressiona di più è lo stile: difficilmente, vedendo le illustrazioni del libro, si potrebbe pensare che l'autore è un bambino.

L'editrice Shalom, con questa nuova pubblicazione, arricchisce il suo catalogo editoriale “per bambini”: infatti, altri titoli dedicati ai più piccoli, compaiono nel catalogo librario, come “Il rosario dei piccoli” (2016) o come “Carlo Acutis, l’amico di Gesù” (2018). Con “La Madonna del Miracolo e Alfonso”, i bambini potranno scoprire che la Vergine è sempre vicina a loro, proprio come è stata vicina ad Alfonso, e trova ogni mezzo per far sentire ai suoi figli l’amore di Dio.