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Una conferenza ecumenica in Slovenia. Ci sarà anche Papa Francesco?

Si organizza a Koper (Capodistria) una conferenza ecumenica con partecipanti di varie confessioni religiose. La possibilità di una presenza del Papa

Koper / Capodistria | Koper / Capodistria | Wikivoyage Koper / Capodistria | Koper / Capodistria | Wikivoyage

Tra le nazioni che si candidano ad ospitare un incontro ecumenico di Papa Francesco è entrata ultimamente anche la Slovenia, che a Koper (Capodistria) vedrà riunirsi il 17- 18 giugno partecipanti di varie confessioni cristiane, e che vorrebbe avere anche la presenza del Papa, almeno per una giornata, per tenere un discorso e magari – come è successo in Kazakhstan – perché poi il Papa abbia un bilaterale ecumenico con una serie di capi religiosi dell’area, cui la Santa Sede da tempo guarda con interesse.

L’incontro sarà organizzato dalla Conferenza Episcopale Slovena, e si intitolerà “Forum per il Dialogo e la Pace nei Balcani”, nel tentativo di evitare l’erosione della pace nella regione, cui la Santa Sede guarda con interesse, e di sviluppare dialogo.

E no, Koper forse potrebbe non essere il luogo prescelto per il tanto agognato secondo incontro tra Papa Francesco e Kirill – e tra l’altro sono troppe le situazioni che andrebbero appianate in questo momento, e la Russia non riguarda i Balcani -, ma potrebbe essere l’opportunità di un incontro del Papa con il Patriarca di Serbia Porfirije. Perché il Papa conosceva e stimava Irenej, che poi è morto di COVID, ma non ha ancora mai avuto un contatto diretto con il suo giovane successore.

Sul tavolo c’era anche l’idea di un viaggio in Serbia, il primo di un Papa nel Paese, che avrebbe in qualche modo avvicinato la Santa Sede alla Russia, essendovi una Chiesa ortodossa con forti legami con Mosca. E, in fondo, in Serbia ci si stava anche preparando, si sperava in una visita, nonostante poi Belgrado sia nel centro di varie dispute interne alla tradizione ortodossa, inclusa quella sulla Chiesa in Montenegro, per non parlare di quella con la Chiesa della Macedonia del Nord, che ha chiesto un tomos di autocefalia (cioè indipendenza) dopo anni di non riconoscimento.

La Slovenia, così, potrebbe essere una via di mezzo, una prima tappa, in un viaggio accessibile per il Papa, che – come si è visto nell’organizzazione dell’Ungheria, tutta concentrata sulla capitale – non può fare spostamenti lunghi e costanti.

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L’incontro sarà organizzato dalla Conferenza Episcopale Slovena, e si intitolerà “Forum per il Dialogo e la Pace nei Balcani”, nel tentativo di evitare l’erosione della pace nella regione, cui la Santa Sede guarda con interesse, e di sviluppare dialogo.

Peer Stumpf, vescovo di Murska Sobota, presidente del Forum, ha detto lo scorso 21 marzo che “il ruolo del dialogo è di promuovere la libertà religiosa, così come la cura sostenibile per le risorse naturali e lo sviluppo economico”, che il focus del forum sarà “sul benessere delle persone e delle comunità”, e non sulla “sottomissione alla crescita senza fine e al profitto”, perché questo tipo di dialogo può facilmente portare a dispute e guerre come quella in Ucraina.

La scelta della città di Koper è nata perché la città è considerata “una finestra sul mondo”, ha invece spiegato il vescovo di Capodistria Juraj Bizjak. Il quale ha poi ricordato che anche durante la guerra fredda i confini di Stato tra l’ex Yugoslavia e l’Italia era “il confine più aperto tra Es e Ovest Europa”.

La diocesi si trova al crocevia di tre famiglie nazionali: la slava, la romancia e la tedesca.

L’idea del Forum è stata incoraggiata dall’arcivescovo Jean-Marie Speich, nunzio apostolico del Paese, e il Forum stesso è sostenuto dalla Santa Sede, tanto che – in affermazioni oltremodo ottimistiche – gli organizzatori hanno detto che “la presenza del Papa non può essere esclusa”.

Oltre ai rappresentanti di 15 nazioni dalla Turchia in su, sono stati invitati anche i loro ambasciatori.

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