Roma “vive una profonda crisi antropologica e un tempo di sofferenza sociale – ha detto il cardinale – ma ha una vocazione universale cui deve rispondere”. Lo ha detto il cardinale Vallini vicario del Papa per la Diocesi di Roma, in Campidoglio, nel corso della celebrazione di questa mattina per il 2770mo Natale di Roma.

La Messa è stata celebrata su invito del Sindaco Raggi, nella piccola cappella incastonata tra la sala degli Orazi e Curiazi e quella di Annibale, al Palazzo dei Conservatori. Il Cardinale nella omelia , ha invitato a coltivare come cittadini, credenti e non, “la virtù della fiducia affinando la capacità di cogliere e valorizzare ciò che c’è di positivo” prima di abbattersi di fronte alle difficoltà. Pur riconoscendo “le debolezze e le fragilità di una città difficile da amministrare quale è Roma”, Vallini he detto che il concetto stesso di città “richiama quello di comunità nella quale ciascuno ha dei talenti da donare”.

Il Cardinale Vicario  ha invocato la protezione di Maria, Salus populi romani, “affinché guardi maternamente alla città e ad ogni suo abitante” e ha salutato e ringraziato per la loro “sincera passione per la città” gli ex sindaci presenti Giubilo, Signorello, Carraro, Rutelli, Alemanno, dicendosi lieto “di vedere qui riunito il recente cammino della storia di Roma” che deve continuare a prosperare e crescere “per testimoniare le virtù civili e cristiane al mondo”.