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Venezia, Messa del Patriarca nella chiesa in cui è stata battezzata Santa Bakhita

Una Messa del Patriarca Moraglia e una preghiera contro la tratta e la prostituzione si terrà nella chiesa veneziana in cui è stata battezzata Santa Bakhita

Locandina |  | Ufficio Stampa Patriarcato VE Locandina | | Ufficio Stampa Patriarcato VE

Una Messa del Patriarca Moraglia e una preghiera contro la tratta e la prostituzione si terrà nella chiesa veneziana in cui è stata battezzata Santa Bakhita. Un evento proposto insieme all'associazione "Papa Giovanni XXIII". Tutto questo è previsto alle 17.30 di lunedì 8 febbraio 2021.

Una Messa organizzata con l’associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII” per "poter vivere, anche in questa situazione pandemica, l’annuale appuntamento per tutto il Triveneto di sensibilizzazione e testimonianza contro lo sfruttamento delle donne e la loro schiavizzazione sessuale", spiegano nel comunicato ufficiale.

L'evento si inserisce nelle iniziative per la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, promossa dalla rete mondiale della vita consacrata Talitha Kum e dai suoi partner.

La celebrazione sarà preceduta dalla videotestimonianza portata dalla Papa Giovanni e sarà fruibile sulle pagina Facebook di Gente Veneta e dell'associazione di Don Benzi. Lunedì 8 febbraio, presso l’oratorio di San Giovanni Battista di Rio Terà dei Catecumeni a Dorsoduro, Venezia, il Patriarca Francesco celebrerà la Santa Messa nella memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita. Saranno presenti alcune suore dell’Istituto delle “Salesie”, che vivono nel convento dei Catecumeni, e due suore Canossiane.

Il comunicato stampa ricorda la storia di Bakhita: "Nell’oratorio di San Giovanni Battista, a pochi metri dalla grande Basilica della Madonna della Salute, è stato celebrato il battesimo di Santa Giuseppina Bakhita, suora canossiana giunta a Venezia dal Darfur (Sudan Occidentale), dopo una drammatica e complessa vicenda di vita, che la condusse a conoscere il Signore e sceglierlo come unico e vero “Paròn” (come la stessa santa diceva in dialetto veneto), un padrone che in realtà è Padre e desidera il bene e la libertà dei suoi figli. Nella piccola chiesa si conserva ancora il fonte dove l’allora Patriarca e cardinale Domenico Agostini le amministrò i Sacramenti dell’iniziazione cristiana, il 9 gennaio 1890."

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