La vita religiosa? Chiamata ad essere "fuoco che accende altri fuochi. È la dimensione profetica che non può mancare. Ci vogliono Provinciali svegli che sappiano accogliere le sfide, uomini di fede". A sottolinearlo nel suo intervento alla 56a assemblea generale della CISM è  José Rodriguez Carballo, segretario della CIVCSVA, su interrogativi e speranze in merito al futuro della vita consacrata.

"Non è la crisi del numero ma la crisi di fede che deve interpellarci" ha aggiunto. "Servono uomini di discernimento, basato su Vangelo, carisma che è identità in cammino e segni dei tempi". Diverse le tentazioni da evitare: autoreferenzialita', lottare per la semplice sopravvivenza "importando magari forze da altri paesi per mantenere aperte strutture" e ancora "mettere vino nuovo in otri vecchi" ovvero il carisma in strutture non più rispondenti ai reali bisogni. Un futuro però è certo per i consacrati "se sapranno cogliere le sfide attuali" ha specificato, riferendo la citazione di Papa Benedetto nell'incontro con i vescovi brasiliani del 2010: "rivisitare innanzitutto la propria identità per centrarci, in Cristo, concentrarci, sull'essenziale ovvero voti e vita fraterna fatta di gioia e discrezione, decentrarci", privilegiando le periferie geografiche, esistenziali e di pensiero.

Avere inoltre il coraggio di "chiamare le cose per nome", distinguendo tra trasparenza e discrezione e "sapendo chiedere perdono, quando dobbiamo". La sfida dei mass media poi e della pluriformita', riscoprendo dinamiche sinodali e coessenzialita' dei doni. Il futuro della vita consacrata sarà allora nel  "rinvigorirsi forte di un'opzione preferenziale per i poveri, nella  ristrutturazione per rivitalizzare, nel creare fraternità e generare speranza, nella riscoperta di una profonda umanità, che  sappia ascoltare e permetta la libertà di coscienza, nella compassione e comunione, nel passaggio dal protagonismo allo spirito di servizio, nella condivisione del carisma con i laici, nel farsi carico della sfida che anche il mondo digitale pone". Vigilare, in sintesi, e "scorgere nel presente delle nostre case, ciò che ricapitola il passato e da' senso al futuro".