C’è anche una Befana che arriva su una Rolls Royce rosa. E poi, sbandieratori, bande, carabinieri a cavallo. Il corteo storico-folcloristico “Viva la Befana” ha animato via della Conciliazione nella mattinata dell’Epifania, fino ad arrivare in piazza San Pietro dove ha atteso l’Angelus. Una tradizione consolidata, nella Roma che chiude le festività natalizie.

Nato nel 1985 con l’obiettivo di riaffermare e tramandare i valori dell’Epifania, il corteo “Viva la Befana” è promosso dall’Associazione “Europae Fami.li.a.” (Famiglie libere associate d’Europa) insieme a molte altre associazioni di volontariato sociale, culturale e sportivo.

Quest’anno, protagonisti sono stati i i cittadini dei comuni di Maenza, Roccagorga, Sermoneta e Sonnino, in provincia di Latina.In una nota, gli organizzatori spiegano che l’iniziativa è nata per “far reinserire la festività dell’Epifania nel calendario civile”. Ogni anno, continua la nota, ci sono “figuranti in veste di Re Magi provenienti da diverse località, a rappresentare l’universalità di questa Solennità, che celebra la manifestazione di Gesù ai popoli della Terra. Al loro seguito, le popolazioni protagoniste del corteo offrono a tutte le famiglie del mondo frammenti di storia, cultura, tradizioni, prodotti e risorse dei loro territori, per rinnovare l’antica tradizione del dono”. Protagonisti dell’edizione 2016 sono i cittadini dei comuni di Maenza, Roccagorga, Sermoneta e Sonnino, in provincia di Latina.

Sono stati oltre mille i figuranti, guidati in testa dai Re Magi su tre cammelli, e persino una biga romana e alcuni cavalli. I tre figuranti in veste di Re Magi hanno poi portato al Papa alcuni doni simbolici riguardanti l’Epifania.