E' un lungo ringraziamento alle gente di Lampedusa nel ricordo di Papa Francesco il video messaggio di Papa Leone XIV,
Un passo avanti nel grandioso progetto della costruzione delle nuova caserma della Guardia Svizzera pontificia arriva dal si dell' UNESCO. Importante perché il Vaticano fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Tra i luoghi entrati di recente nel Patrimonio mondiale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura c’è anche la città giordana di Salt (As-Salt) definito"luogo della tolleranza e dell'ospitalità urbana”. Salt è sede della prima parrocchia del Patriarcato Latino fondata in Giordania dal Patriarca Vincenzo Bracco nel 1866.
L’angelo scende da un cielo di pietra e di architetture perfette, imbracciando uno scudo che reca una croce in campo bianco, bianca la veste e anche su questo bianco campeggia il rosso della croce.
Hagia Sophia e San Salvatore in Cora ad Istanbul hanno avuto un destino comune. Entrambe chiese, poi diventate moschee, poi museo, e poi di nuovo moschee quest’anno, con due decreti dei tribunali turchi appoggiati dal governo di Erdogan. Il fatto è che entrambi gli edifici sono parte del patrimonio UNESCO, la loro conversione in moschea rischia di far andare perduti (o rendere invisibili) parte delle loro straordinarie opere. E così l’UNESCO ha deciso di mandare un inviato per controllare lo stato dei due edifici, il prossimo gennaio.
È una tradizione che si rinnova dal XIII secolo, quella dei Presepi in Polonia, e che a Cracovia ha raggiunto un livello tale da diventare parte della storia e della cultura della popolazione. Per questo motivo, lo scorso anno, i presepi di Cracovia sono stati inclusi tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Celestino V, al secolo Pietro di Morrone, fu il Papa che fece il “gran rifiuto”, tra i pochissimi a rinunciare al Pontificato. In visita sulla sua tomba, il 28 aprile 2009, Benedetto XVI vi lasciò il suo pallio, quasi a lasciar comprendere che anche lui avrebbe rinunciato al pontificato. Nel breve periodo in cui fu pontefice (dal 29 agosto al 13 dicembre 1294), Celestino V ha lasciato un segno indelebile alla sua città dell’Aquila e alla Basilica di Collemaggio dove fu incoronato Papa: la “festa del perdono” o perdonanza, che dall’altro ieri è stata proclamata patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO.