A maggio, il Dipartimento di Giustizia del presidente USA Donald Trump aveva dichiarato di investigare su una legge dello Stato di Washington (non la capitale, ma lo Stato, che si trova a Ovest, dall’altra parte degli Stati Uniti) che avrebbe obbligato i sacerdoti a denunciare gli abusi sui minori di cui venivano a conoscenza in confessione, con una pena fino ad un anno di carcere se non lo avessero fatto. Ora, la parte controversa di quella legge è stata messa da parte, e lo scorso 10 ottobre una mozione del distretto federale ha affermato che lo Stato e il governo locale avrebbero smesso di cercare di richiedere ai sacerdoti di violare il segreto della confessione.
Potrebbe rappresentare una svolta decisiva, quella che vede il Dipartimento di Giustizia del Presidente Donald Trump indagare su quella che viene definita “una legge anticattolica” nello Stato di Washington. Secondo la legge dello Stato – che non è la città di Washington, DC, e che si trova dall’altra parte degli Stati Uniti, ad Ovest – i sacerdoti, se non denunciano gli abusi sui minori di cui vengono a conoscenza in confessione, possono ricevere una pena fino ad un anno di carcere.