Il lavoro è "una capacità innata e un bisogno fondamentale. I diritti possono essere sospesi o addirittura negati; le capacità, le attitudini e i bisogni, se fondamentali, no" . Così Papa Francesco in un messaggio alla Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, in occasione della sessione plenaria sul tema “Verso una società partecipativa: nuove strade per l’integrazione sociale e culturale”.

"Ciò che è più inquietante oggi - ricorda il Pontefice - è l’esclusione e la marginalizzazione dei più da una partecipazione equa nella distribuzione su scala nazionale e planetaria dei beni sia di mercato sia di non mercato”.

Il Papa punta il dito contro le disuguaglianze che oggi provoca fenomeni migratori che coinvolgono "oltre 65 milioni di esseri umani". Francesco sottolinea inoltre le forme di schiavitù moderne: "veri crimini contro l’umanità". Preoccupa - conclude che "oggi il corpo umano si compri e si venda, come fosse una merce di scambio".