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Padre Michelini: “Straordinario pensare che il Papa mi ascolterà per una settimana!"

Padre Giulio Michelini |  | VG
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Gruppo EWTN intervista Padre Michelini |  | Alexey Gotovsky, ACI Group
Gruppo EWTN intervista Padre Michelini | | Alexey Gotovsky, ACI Group

Sarà Padre Giulio Michelini dell’Ordine dei Frati Minori, biblista, professore e teologo, a guidare i prossimi esercizi spirituali di Papa Francesco e della curia romana. Il tema delle meditazioni, in programma dal 5 al 10 marzo nella Casa Divin Maestro di Ariccia, sarà “Passione, morte e risurrezione di Gesù secondo Matteo”. Padre Giulio è emozionato, dice di sentirsi “un umile francescano”. Ad ACI Stampa ha raccontato la commozione di essere chiamato da Papa Francesco per questo impegno e ha svelato qualche retroscena sulla scelta della meditazione di quest’anno.

Padre Giulio quando e come ha saputo di essere stato scelto per guidare gli esercizi spirituali con il Papa?

Sono stato contattato prima da uno dei suoi collaboratori che aveva domandato la mia disponibilità e subito ho pensato che doveva esserci una ragione per cui il Papa mi stesse cercando! Finché non mi ha chiamato Francesco in persona, però, non ci ho creduto molto. Poi lui mi ha chiamato. Sono abituato a sentirlo in tv o in radio tutti i giorni, sono io che ascolto lui… è una cosa straordinaria pensare che sarà lui a dover ascoltare me per una settimana!

Qual è il tema delle meditazioni di quest’anno? E perché ha scelto questo tema?

Mi hanno suggerito di soffermarmi su qualcosa sul quale io avessi già lavorato. Io ho fatto il mio dottorato in teologia biblica sulla passione di Matteo e quindi mi sentivo un po’ a casa mia. E poi, questo è il cuore del messaggio cristiano! I misteri finali della vita di Cristo sono il centro della fede, sono la tradizione più antica che sia stata consegnata dalla Chiesa in forma scritta che poi è confluita nei Vangeli. Infine, c'è un'altra ragione: sarà Quaresima, questo ci porta nella Settimana Santa".

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Sappiamo che per queste meditazioni lei si sia avvalso dell’aiuto di “collaboratori speciali” …

Più che collaboratori sono amici. In realtà non ci ho riflettuto troppo: mi è venuto spontaneo. Una mattina mentre celebravo la Messa dalle clarisse di Gubbio ho confidato loro questo impegno con il Papa e una monaca mi ha consegnato un bigliettino con una meditazione. Mi è sembrata così bella e soprattutto c’era una lettura femminile che mi mancava e difficilmente sarei stato in grado di fare.

Lei alla fine raccoglierà in un libro le meditazioni?

Si, mi hanno detto che è la prassi. Tutti hanno fatto in questo modo. Di per sé cercherò anche io di poter dare a tutti qualcosa di nuovo. Gli esercizi partiranno dalla Parola di Dio, quindi sarà esegesi, ma poi vogliono andare verso una dimensione spirituale ed esistenziale. Questa sarà un po’ la novità, forse".

Cosa dirà a Papa Francesco quando lo vedrà?

Non ci ho ancora pensato! Sono sicuro che gli farò un bel sorriso, lui mi mette serenità! Poi gli dirò: “Santità, abbiate pazienza!"

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