Ultime Notizie: Le interviste di Acistampa

L'arcivescovo Stefan / Gianluca Teseo / ACI Group

Un nuovo orizzonte ecumenico: l'arcivescovo Stefan da Papa Francesco

Tra le udienze che Papa Francesco ha dovuto annullare per una influenza lo scorso 26 febbraio, c’era quella con l’arcivescovo Stefan, il capo della Chiesa Ortodossa macedone. Non sarebbe stato il primo incontro tra i due. Sarebbe, tuttavia, stato il primo incontro da quando la Chiesa ortodossa macedone ha visto riconosciuta la sua autocefalia. Significa, in parole povere, che la Chiesa Ortodossa Macedone non è più considerata scismatica tra le Chiese ortodosse, e può dunque avere un dialogo ecumenico ufficiale con la Santa Sede.  

Don Ricardo Reyes

Cos’è la preghiera? Come bisogna pregare? Ecco un libro-guida alla preghiera

Questo libro è un cammino alla scoperta della preghiera. Come un sentiero di montagna che, irto di difficoltà e inciampi, alla fine ci conduce alla meta, allo stesso modo possiamo paragonare l’ascolto della Parola e del volere di Dio. È questo l’intento del nuovo testo di Don Ricardo Reyes Castillo, edito da Cantagalli. Dopo il libro su “Cosa è la Messa?”, l’autore riflette ora su un’altra domanda (con altrettante risposte): “Cosa è la preghiera?”. Al giorno d’oggi è fondamentale comprendere l’importanza della preghiera. Perché pregare è relazionarsi con Dio. Tuttavia il tempo e lo spazio in cui viviamo non ci permettono di comprenderne appieno il significato. ACI Stampa ha parlato di questo con l’autore del volume “Cosa è la preghiera?” di Cantagalli, don Ricardo Reyes Castillo, presbitero della diocesi di Roma.

Il Cardinale O'Malley e il rettore Navarra firmano l'accordo tra PUSC e Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, 7 febbraio 2024 / Vatican Media

Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori, cosa significa l'accordo con la PUSC?

Per i prossimi tre anni, la Pontificia Università della Santa Croce diventa l’hub delle iniziative di formazione della Pontificia Commissione per la Promozione della Tutela dei Minori. Ne ospiterà iniziative legate alla sua missione, favorirà l’organizzazione di Seminari, corsi di formazioni per docenti, studenti e personale non docente, e sarà luogo di attività di formazione permanente per il personale della commissione o stage per i dottorandi.  

TS edizioni

Un libro racconta "l'erbario monastico", legame tra monaci e il mondo delle piante

C'è un legame speciale tra i monaci e il mondo delle piante. Lo dice Anna Maria Foli, autrice del libro "Erbario monastico. Dall’antica sapienza di monasteri e conventi le erbe, i fiori e le piante che curano e nutrono per ritrovare energia fisica, mentale e spirituale" di Terra Santa Edizioni. Il volume è un vero "viaggio tra abati e madri badesse, priori e superiori di conventi, per carpire i segreti degli antichi erbari monastici e riproporli oggi". Il libro non non ha fini terapeutici e diagnostici, ma vuole essere una scoperta o riscoperta della secolare tradizione monastica degli erbari. ACI Stampa ne ha parlato direttamente con l'autrice.

L'ambasciatore di Cipro presso la Santa Sede Georges Poulides con Papa Francesco in Cappella Sistina al termine del consueto incontro di inizio anno con il Corpo diplomatico, 8 gennaio 2024 / Vatican Media / ACI Group

Chi è, e cosa pensa, il decano del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede

Il 5 luglio 2003, Georges Poulides, ambasciatore di Cipro presso la Santa Sede, presentava le sue lettere credenziali a Giovanni Paolo II. Era l’inizio di una avventura tuttora ininterrotta come ambasciatore presso la Santa Sede, e che ha visto l’attuale decano del Corpo degli Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede festeggiare i venti anni di accreditamento.  

Veronica Giacometti e Almudena Martínez-Bordiú

"La stelletta", la bottega delle meraviglie nel cuore di Roma per "insoliti apprendisti"

Un gruppo di artigiane nel cuore di Roma ha messo su davvero un bel progetto. Ha messo a lavorare degli insoliti “apprendisti”, ha investito nell'artigianato e nella produzione di ceramiche, porcellane, oggetti d'arte. Tutto questo accade presso "La Stelletta", la bottega delle meraviglie in Piazza Campo Marzio a Roma.

Il coro delle monache / Monastero Città della Pieve

Monastero di Città della Pieve, la storia di Suor Chiara Antonella. Tra musica e preghiera

Suor Chiara Antonella ha una storia molto speciale. Cieca dalla nascita, ha saputo mettere a frutto con amore questa sua diversità e non si è mai arresa davanti a questa difficoltà. Suor Chiara Antonella ha 57 anni e dal 1988 vive nel bellissimo Monastero di Città della Pieve in Umbria. Diplomata in pianoforte nel 1987 presso il Conservatorio di Bergamo, ha studiato come privatista con un'insegnante, anche lei non vedente. Del suo talento musicale a trarne profitto sono soprattutto le sue sorelle clarisse. Infatti Suor Chiara Antonella compone musiche e partiture per le celebrazioni in Monastero. ACI Stampa racconta la storia di questa clarissa, che ama suonare, comporre e non dimentica mai il suo compito più grande, pregare.

L'arcivescovo Gintaras Grušas, presidente del CCEE, durante il discorso introduttivo della plenaria del Consiglio a Malta, 27 novembre 2023 / Archdiocese of Malta / Ian Noel Pace

Plenaria CCEE, il presidente Grušas: “La nostra priorità è evangelizzare”

Al termine di una plenaria densa di temi, che ha portato alla decisione storica di trasferire la sede del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa a Roma, l’arcivescovo Gintaras Grušas, presidente del CCEE, fa con ACI Stampa il punto dei lavori. E sottolinea che la priorità per i vescovi di Europa è quella dell’evangelizzazione.  

Terremoto in Marocco / Radio Caritas (account X)

Marocco, la situazione dopo il terremoto. Cardinale Lopez: “La ricostruzione sarà lunga”

Il 9 settembre una serie di tremende scosse di terremoto ha colpito il Marocco, nella zona di Marrakech-Safi, causando un bilancio accertato di 3 mila morti e 5.530 feriti. La Chiesa è stata da subito vicina alla popolazione, il Cardinale Cristobal Lopez, arcivescovo di Rabat, si è recato anche nei luoghi del sisma e ha celebrato Messa lì per portare conforto alla popolazione. Tre mesi dopo, quale è la situazione in Marocco? E quale è lo stato di salute della Chiesa? Risponde lo stesso Cardinale Cristobal Lopez, in una intervista in cui guarda anche al viaggio di Papa Francesco nel Paese di quattro anni fa e alla salute della sua Chiesa locale.  

Il Patriarca degli Armeni di Cilicia Raphael Bedros XXI Minassian / Vatican News

Il Libano, e il ruolo dei patriarchi di Oriente, al Sinodo

Il Libano è ancora un Paese messaggio, perché nonostante abbia perso tutto in questi ultimi anni, compresa la credibilità politica, cristiani, musulmani ed ebrei continuano a vivere insieme, ad essere parte integrante di un tessuto sociale vivo. Raphael Bedros XXI Minassian, patriarca di Cilicia degli Armeni e Arcieparca di Beirut, guarda al Libano con speranza, nonostante tutto.  

Il vescovo Mumbiela con Papa Francesco durante l'incontro del Papa con sacerdoti, missionari e vescovi di Mongolia a Ulaanbatar, 2 settembre 2023 / Vatican Media / ACI Group

Dopo il Papa in Mongolia, “la missione della Chiesa è stare con i piccoli”

Durante il viaggio di Papa Francesco in Mongolia, insieme al Cardinale Giorgio Marengo, prefetto apostolico di Ulaanbatar, c’era sempre un vescovo. Quel vescovo era José Luis Mumbiela Sierra. Guida la diocesi della Santa Trinità di Almaty, in Kazakhstan, dove è arrivato come missionario fidei donum nel 1988. Ma è soprattutto il presidente della Conferenza Episcopale dell’Asia Centrale, istituita nel 2021, che include gli Stati di Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, ma anche Mongolia, Afghanistan e Azerbaijan.  

L’arcivescovo Muñoz Cárdaba, nunzio in Sudan / COPE

Situazione in Sudan, il nunzio: "Non è una guerra civile, né una guerra religiosa"

Le ultime notizie provenienti dal Sudan parlano di combattimenti a Khartoum, nella capitale, dove le Rapid Support Forces hanno annunciato di aver preso il controllo di una base della Central Reserve Police, l’ala della polizia piuttosto brutale che fiancheggia l’esercito regolare. Di fatto, da quando il 15 aprile è scoppiata il conflitto in Sudan, la situazione non solo non è migliorata, ma peggiora. Il personale diplomatico è stato evacuato, e anche il nunzio apostolico, l’arcivescovo  

Cardinale Wilhelm Eijk, arcivescovo di Utrecht / Archivio CNA

Intelligenza artificiale, cardinale Eijk: “La Chiesa evangelizzi le chatbots"

Ci sarà da riflettere, e molto, sull’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sulle nostre vite. E lo dovrà fare prima di tutto la Chiesa, chiamata però allo stesso tempo a cominciare ad evangelizzare quei luoghi “virtuali” che sono le chatbot, perché in un mondo in cui il virtuale è reale, molto dipende ormai dalla riposta che viene data in quei nuovi luoghi di interazione. Ne è convinto il Cardinale Wilhelm Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht, che ha cominciato a riflettere sulla questione. Un tema venuto fuori anche nel dibattito sull’insegnamento della morale sessuale e matrimoniale della Chiesa suscitato da una relazione del Cardinale all’ultimo incontro dei responsabili famiglia e vita delle Conferenze Episcopali di Europa, che si è tenuto a Bucarest dal 6 al 10 maggio.  

Papa Francesco accolto dal Cardinale Péter Erdő al suo arrivo in Ungheria, 28 aprile 2023 / Vatican Media / ACI Group

Dopo Papa Francesco in Ungheria, Erdő: “Ha visto con chiarezza la fede della popolazione”

Papa Francesco era felice, perché “ha visto con tutta chiarezza l’atteggiamento credente e pieno di affetto delle persone”. Lo racconta il Cardinale Péter Erdő in una intervista con il gruppo ACI all’indomani della visita di Papa Francesco in Ungheria, dal 28 al 30 aprile. Nel ricapitolare quei giorni, la parola più usata dal cardinale è “importante”. E questo testimonia quanto peso hanno tutte le parole pronunciate dal Papa in Ungheria nei suoi discorsi. A partire dall’appello per la pace, che il popolo ungherese sente di condividere.  

Il Cardinale Erdő con Papa Francesco durante una visita ad limina di qualche anno fa / Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco in Ungheria, Cardinale Erdő: “Verrà in una nazione-ponte”

L’Ungheria è una nazione che ha la sua vocazione ad essere ponte tra Oriente e Occidente, luogo di dialogo. E l’ungherese è un cittadino del mondo, ma radicato nella sua storia, nella sua identità. Il Cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Budapest, lo racconta ad ACI Stampa in una intervista a tutto campo che tocca i temi della visita del Papa, che sarà a Budapest dal 28 al 30 aprile. Una visita cercata dal Papa, che include anche un incontro con il mondo della cultura, e che arriva in una Ungheria che raccoglie ancora i frutti del Congresso Eucaristico Internazionale del settembre 2021.  

Krisztina Tóth al simposio "Archivi e biblioteche come ponti", tenutosi nel Palazzo della Cancelleria il 4 ottobre 2022 / Orsolya Niklasz / Ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede

Papa in Ungheria, cosa fa la delegata per la cooperazione archivistica con la Santa Sede

Il segnale che l’Ungheria tiene in maniera particolare alla Santa Sede è venuto quando ha nominato un secondo segretario dell’ambasciata in Vaticano con l’incarico di “delegato speciale  per la cooperazione archivistica. Il suo nome è Krisztina Tóth, e un assaggio del suo lavoro lo ha dato coordinando un simposio su “Archivi e biblioteche come ponti” sulle fonti per la cooperazione archivistica tra Ungheria e Santa Sede, che si è tenuto il 4 ottobre 2022. È lei a raccontarci il senso e l’importanza diplomatica del suo lavoro.  

Sua Beatitudine Shevchuk in un colloquio con i giornalisti / UGCC

Un anno di guerra in Ucraina. Shevchuk: "Cosa significa essere cristiani in una guerra?"

Cosa vuole dire essere cristiani in tempi di guerra? È la domanda esistenziale cui stanno cercando una risposta i cristiani in Ucraina, che sono da un anno alle prese con una guerra su vasta scala a seguito dell’aggressione russa. E, secondo l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, il magistero della Chiesa non dà “risposte sufficienti” per la guerra moderna, che “è peggiore, è diversa, è molto più distruttiva” di quella normalmente conosciuta, e intorno alla quale si è costruita anche la dottrina sociale cristiana.  

Sito ufficiale Coro diocesi di Roma

Concerto di Natale 2022. Monsignor Frisina: “Alla musica nessuno chiude la porta”

“Dona nobis pacem in terris. Possa il nostro canto inondare il mondo della luce che risplende sul volto ridente di Gesù Bambino”. È questo l’augurio di Mons. Marco Frisina, Direttore del Coro della Diocesi di Roma che anche quest’anno, per la 38esima volta, si accinge a dirigere il Concerto di Natale presso la Basilica di San Giovanni in Laterano. Il concerto ci sarà il prossimo 18 dicembre, l’ingresso è gratuito, tutti possono partecipare. L’evento è organizzato da Nova Opera ed Elevan, società di organizzazione eventi, comunicazione e sponsorship. Come ogni anno, verranno eseguiti i brani più celebri della tradizione natalizia italiani e internazionali, introdotti dalle riflessioni del Maestro Frisina. ACI stampa lo ha intervistato:

L'arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk durante la Divina Liturgia celebrata sulla tomba di San Giosafat in Basilica di San Pietro il 12 novembre 2022 / Arcivescovado maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, segreteria di Roma

Guerra in Ucraina, Shevchuk: “Si nega il diritto di un popolo di esistere”

La domanda aperta resta quella della ricostruzione. Perché dopo la guerra in Ucraina, la pace porterà con sé tante questioni da risolvere: il rapporto con il vicino russo, la ricostruzione della fiducia, l’eventuale riconciliazione che però non può avvenire incondizionatamente. Ma l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha speranza. Una speranza che viene da Cristo, anche perché “il mondo senza Dio è destinato alla morte”.  

Mons. Bohdan Dzyurakh CSsR, Esarca Apostolico per gli Ucraini di Rito Bizantino in Germania e Scandinavia / Олег Чупа / Wikimedia (GFDL)

Guerra in Ucraina, “la Chiesa ha orientato la nazione verso il futuro”

Come la pace in Europa dipese dalla riconciliazione franco-tedesca dopo la Seconda Guerra Mondiale, così la pace in Europa oggi dipenderà dalla riconciliazione russo-ucraina. Ma è una riconciliazione lontana da venire, che ha bisogno di essere costruita, che ha bisogno anche dell’umiltà di riconoscere verità scomode e della fiducia nella forza dell’amore misericordioso di Dio che ci permette di costruire il futuro degno e armonioso della famiglia europea. L’esarca Bohdan Dzyurakh, che sovrintende ai fedeli greco-cattolici ucraini di Germania e Scandinavia, è stato appena eletto presidente della Commissione Pastorale Sociale del CCEE. In questa intervista con ACI Stampa affronta le radici della guerra in Ucraina, ragiona sulla eredità della storia, mette in luce come la Russia abbia abdicato alle sue radici cristiane. Ma guarda al futuro, con fiducia, indicando nella Chiesa (e in particolare, per l’Ucraina, nella Chiesa Greco Cattolica Ucraina) e negli intellettuali le forze costruttrici di una nuova società, più libera perché fondata sulla verità.