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Un servizio di EWTN News

Dopo la dichiarazione di Abu Dhabi, si costruisce un centro con sinagoga, chiesa e moschea

Il progetto della Abrahamic Family House di Abu Dhabi

L’ingresso del rabbino Bruce M. Lustig nell’Alto Comitato per la Fraternità Umana era non solo parte della decisione di includere anche altre religioni nel comitato, ma anche in vista del progetto che il comitato va a supervisionare: la costruzione della Abrahamic Family House., la casa della famiglia abramitica, che vedrà la luce ad Abu Dhabi e sarà completata nel 2022.

Il progetto della Casa è stato svelato a New York, durante il secondo incontro del comitato che si è tenuto nella Biblioteca Pubblica alla vigilia della 74esima assemblea generale delle Nazioni Unite. All’evento, era presente anche lo Shaikh Abdullah Bin Zayed al Nahyan, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il comitato è stato stabilito per implementare i contenuti della Dichiarazione sulla Fraternità Umana firmata da Papa Francesco e il Grande Imam di al Azhar Ahmad al Tayyb ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019.

Dopo l’incontro inaugurale in Vaticano lo scorso 11 settembre, questo secondo incontro di New York demarca l’ingresso nella fase attiva dei lavori. La Santa Sede è rappresentata nel comitato dall’arcivescovo Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso che Papa Francesco creerà cardinale nel concistoro del prossimo 5 febbraio, e monsignor Yohannis Lahzi Gaid, segretario particolare di Papa Francesco. Questi ha detto che la costruzione della Abrahamic Family House “trasformerà ciò che in passato è stato usato come mezzo di divisione tra i popoli in un punto di contatto”.

È proprio negli statuti del neonato comitato quello di sovrintendere alla costruzione della Abrahamic Family House. Questa sarà nell’isola Saadiyat di Abu Dhabi, e comprenderà una chiesa, una moschea e una sinagoga in un solo spazio, facendone così una comunità di dialogo interreligioso e scambio.

La casa è stata progettata dall’archistar Sir David Adjave, e il progetto è stato svelato a New York al termine dell’incontro. Ha detto l’arcivescovo Ayuso: “Si tratta di un momento profondamente commovente per l’umanità. Sebbene tristemente, il male, l’odio e la divisione fanno ancora notizia. Ma c’è un mare nascosto di bene che sta crescendo e che ci porta a sperare nel dialogo, nella conoscenza reciproca e nella possibilità di costruire, insieme con i seguaci di altre religioni e di tutti gli uomini e donne di buona volontà, un mondo di fraternità e pace”.

Mohammad Mahmoud Abdul Salam, membro del comitato e già consulente del Grande Imam di al Azhar, ha sottolineato che “la formazione del comitato è arrivata in un momento importante, e ha richiesto a tutti gli amanti della pace di unirsi e combinare gli sforzi per diffondere coesistenza, fratellanza e tolleranza per il mondo”.

Anche il rabbino Lustig, ultima aggiunta del comitato, ha rimarcato che si tratta di “una importante opportunità per tutti quelli che credono nel potere della fede e dell’umanità”, perché aiuterà a “costruire ponti tra i leaders religiosi e le comunità, così come a diffondere pace ed armonia in una era in cui tutto è definito dalle differenze”.

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