Roma, 19 August, 2025 / 11:40 AM
"Si è da poco concluso l’anno degasperiano in occasione del 70° anniversario della morte di Alcide che ha avuto nella chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione uno dei momenti più alti". Lo ha ricordato il cardinale vicario di Roma Baldassare Reina nella messa di oggi per l'anniversario della morte di Alcide De Gasperi celebrata nella Basilica di San Lorenzo dove è sepolto.
"Il vero segreto di Alcide non è stato soltanto la sua abilità politica per districarsi nello scacchiere internazionale, ma la sua visione di Paese e di mondo, di civiltà e di ricostruzione"ha detto il cardinale. "La preghiera personale e lo studio della spiritualità cristiana lo hanno portato a maturare l’idea che si poteva costruire e ri-costruire una nazione a partire dal Vangelo e con la forza del Vangelo. Non per imporre a tutti la fede cristiana, ma perché attraverso di essa si possano irradiare su tutti gli uomini gli effetti della salvezza e della redenzione operata da Cristo sulla croce. Questa sua relazione intima con Dio lo ha portato alla convinzione che era possibile organizzare una democrazia – dopo gli anni bui del fascismo e mentre la monarchia mostrava tutta la sua debolezza – animata dalla fede cristiana e orientata al bene comune, alla giustizia sociale e alla libertà".
Il cardinale Reina ha aggiunto che "il sogno di De Gasperi, così come quello di Schumann, Adenauer e tanti altri, era quello di un’Europa che si strutturava attorno alla fede nel Dio di Gesù Cristo. E mi sembra che proprio questa sia oggi la questione cruciale. L’Europa non può inseguire solo mere strategie di commercio delle potenze economiche, ma è chiamata a riscoprire sé stessa, le sue profonde radici, la forza della cultura ellenistica, la potenza della fede cristiana, la solidità dell’umanesimo liberale. Sono queste le solide fondamenta che in passato l’hanno resa grande e che oggi potrebbero farle conoscere una nuova stagione — certamente difficile, ma carica di possibilità — di progresso umano e valoriale. La vita e l’impegno di De Gasperi ci dimostrano che queste cose non solo sono auspicabili, ma sono anche realizzabili nella misura in cui si permette che Dio operi con sapienza dentro una vita umile e generosa".
Ed ha concluso:"L’attuale congiuntura internazionale, pesantemente segnata da una recrudescenza dei conflitti, interpretata alla luce della Parola di Dio e dell’illuminato magistero di Papa Leone XIV, impone a noi tutti una decisa assunzione di responsabilità. E qui sovviene il pensiero dello statista laddove, nel suo Discorso alla Conferenza di pace di Parigi, 10 agosto 1946, prendendo la parola, disse tra l’altro ai signori delegati che gravava su di loro “la responsabilità di dare al mondo una pace che corrisponda all’indipendenza e alla fraterna collaborazione dei popoli liberi”. E aggiunse: “Guardate a quella meta ideale, fate uno sforzo tenace e generoso per raggiungerla”".
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