venerdì, dicembre 05, 2025 Donazioni
Un servizio di EWTN News

San Francesco festa nazionale, approvata la legge in via definitiva

La Commissione Affari Costituzionali del Senato, in sede deliberante, ha approvato oggi in via definitiva la proposta di legge che ripristina il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi patrono d’Italia, come festa nazionale. Il provvedimento era stato approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati alcuni giorni fa con due soli voti contrari.

Il 4 ottobre sarà dunque giorno festivo a partire dal 2026, dopo esserlo stato fino al 1977.

“Accolgo con gioia e soddisfazione – ha commentato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni - la notizia dell’approvazione in via definitiva in Senato della proposta di legge parlamentare che reintroduce dopo 50 anni come festa nazionale il 4 ottobre, giorno in cui si celebra San Francesco Patrono d’Italia. Il Governo ha appoggiato convintamente l’iter della proposta, che ha raccolto e fatto suo l’appello lanciato un anno fa da Davide Rondoni, poeta e Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni per l’ottavo centenario della morte del Poverello d’Assisi. Il sostegno bipartisan e pressoché unanime alla proposta è un segnale importante dell’unità che si ritrova in politica attorno ad una delle figure più rappresentative e distintive dell’identità nazionale. Un Santo amato da tutto il popolo italiano e in cui tutto il popolo italiano si riconosce. La Festa nazionale sarà l’occasione per celebrare un uomo straordinario e ricordaci, ogni anno, chi siamo e cosa ci unisce nel profondo”.

Anche il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Matteo Maria Zuppi ha rilasciato un commento dopo l’approvazione da parte del Senato.

“Accogliamo con gioia – ha detto il Cardinale Zuppi - la notizia dell’approvazione della legge che ripristina la Festa nazionale di San Francesco di Assisi il 4 ottobre. Questa decisione diventa occasione per riscoprire la figura del Patrono d’Italia, che ha profondamente segnato il carattere del nostro Paese. Lo è ancora di più in questo tempo, lacerato dalle divisioni, da tensioni internazionali crescenti e da una drammatica escalation di violenza globale. San Francesco, che ebbe tra i suoi principali obiettivi un annuncio di pace, ricorda che è possibile un mondo fraterno, disarmato, dove ciascuno ha il suo spazio, a partire dai più poveri e fragili”.

“La sua vita e il suo operato – ha concluso l’Arcivescovo di Bologna - possono ispirare l’amore politico e quello per il Creato, perché il bene comune prevalga sulle logiche speculative e del più forte, sugli interessi di parte e sulle polarizzazioni. In forza della sua fede, dette avvio a un’esperienza religiosa che, attraverso la sua discendenza, ormai otto volte centenaria, tanto ha contribuito a rendere migliore la storia degli uomini di questa nostra Italia e del mondo intero. Celebrare il Santo di Assisi, dunque, significa credere che si può dialogare con tutti e che la pace inizia quando si considera l’altro un fratello. Francesco di Assisi ancora oggi ci incoraggia a essere autentici cristiani sulle strade del mondo”

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