domenica, dicembre 07, 2025 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Una stazione dedicata alla Vergine Maria … in Iran

Le immagini della stazione dedicata alla Vergine Maria a Tehran

Nel sesto distretto di Tehran, capitale dell’Iran, sorge la cattedrale di San Sarkis. Lì, ora, arriva una metropolitana e la stazione della metro in prossimità della cattedrale è stata dedicata alla Santa Vergine Maria, Maryam-e Moghaddas. Una decisione decisamente inusuale nel mondo islamico, accolta dalle comunità cristiane armene e assire come un riconoscimento ufficiale del patrimonio storico iraniano.

Così, anche l’Iran si aggiunge alle nazioni con stazioni metro “mariane”: a Roma c’è Santa Maria del Soccorso, a Parigi c’è Notre-Dame-des-Champs, a Madrid c’è Parque de Santa María.

La stazione della metro si trova vicino alla cattedrale armena di San Sarkis. I cristiani armeni sono il gruppo più numeroso di cristiani in Iran, che si contano in 200 mila persone. E vivono una situazione paradossale. Da una parte, a Qom, nell’Università delle Confessioni Religiose, si è persino promossa la traduzione del catechismo in farsi, in modo da poter studiare e comprendere la fede cattolica. Dall’altra, i cristiani, specialmente se convertiti dall’Islam, vivono una repressione sempre più intensificatasi, in particolare a partire dal 2024.

La Costituzione iraniana riconosce i cristiani come “Popolo del Libro” e garantisce libertà di culto entro i limiti stabiliti dalla legge; tre seggi in Parlamento sono riservati a loro, agli armeni e agli assiro-caldei. Ma nella pratica molte restrizioni restano in vigore: nella scuola, nella lingua, nei diritti civili e nell’accesso a certe carriere.

Parlando con il sito UCCR Online, Marziyeh Amirizadeh, cristiana iraniana salvata dalla condanna a morte nella prigione di Evin grazie all’intervento segreto di Benedetto XVI, ha messo in luce come la popolazione iraniana si stia sempre più convertendo dall’Islam al cristianesimo, e che però queste persone sono arrestate e sottoposte a imputazioni come la “propaganda contro la sicurezza nazionale”.

La costruzione della nuova stazione della metro è iniziata nel 2015 e ha avuto diversi problemi tecnici. È arrivata 34 metri sotto il livello del mare, coprendo circa 11 mila metri di area costruita. Sono stati rimossi oltre 100 mila metri cubi di suolo per il progetto.

Il cardinale Dominique Joseph Mathieu, arcivescovo latino di Tehran-Isfahan, ha commentato l’apertura della stazione della metropolitana dedicata a Maria, in un commento inviato ad Asia News.  

Il Progetto, ha detto il cardinale Mathieu, era stato inizialmente dedicato a Jejatollahi, lo studente iraniano martirizzato durante i sit-in iraniani del 1979, ma poi si è deciso di rinominare la stazione all’inizio del 2025.

“Coloro che si oppongono la vedranno come un’offesa simpatica, mentre coloro che supportano la scelta la vedranno come gratitudine verso la più grande minoranza etnoreligiosa della nazione”, ed esprimono “la loro gratitudine offrendo una statua di 2 metri e mezzo che dipinge la Vergine Maria che tiene il Bambino Gesù nelle braccia

Conclude il Cardinale: “Se c'è un augurio da esprimere, è che i pendolari, in uno spirito di contemplazione, possano vedere, sotto le palpebre chiuse di Gesù Cristo e della Beata Vergine Maria, nei bassorilievi della stazione e nella statua che sarà svelata all'inaugurazione, uno sguardo pieno d'amore, attraverso il quale Dio viene incontro alla sua creazione: uomini e donne di tutto il mondo, fratelli e sorelle di una casa comune, suoi testimoni per volontà divina”.

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